Abbiamo finito di leggere il capitolo 24 di questo campionato; sicuramente uno dei più belli, emozionanti, passionali ed intensi della stagione. Spettacolare è stato il derby del “Granillo”. Vinto, in primis, dagli oltre 11.000 spettatori che hanno assistito al match. Sette gol, più partite in una, con l’esplosione di gioia finale tutta a tinte giallorosse.
Letale, lo è stato per mister Cevoli. Esonerato a fine partita dalla nuova proprietà amaranto. L’allontanamento era nell’aria, le scelte tattiche del primo tempo, lo 0-4 parziale e la rimonta non riuscita nei secondi 45 minuti, hanno fatto il resto. Dispiace quando salta una panchina, l’ennesima di questa stagione nella quale ormai è facile contare in una mano chi è rimasto seduto ancora al proprio posto. A Cevoli non è stato dato di fatto il tempo per poter lavorare ed assemblare la nuova squadra, rivoluzionata da ben sette acquisti, zero riconoscenza per aver lavorato in trincea, senza armi ed elmetto, nella prima parte di stagione.
Ma si sa, la prima cosa che insegnano a chi frequenta il corso a Coverciano é che l’allenatore è e sarà sempre un uomo solo.
Così do il no a Gautieri, Gallo ha puntato tutto sull’ex Crotone Massimo Drago, già al lavoro in vista di Siracusa, con l’obiettivo dichiarato di centrare la serie B. Ambiziosa questa Reggina nonostante certi proclami sembrano più utopia che possibile realtà. Gli amaranto conservano comunque ancora cinque punti di margine su chi sta provando ad entrare nella griglia play-off.
Chi invece sembra essersi arreso è il Rende, ormai in piena caduta libera. Sulla falsariga dello scorso torneo quando i calabresi, ormai ampiamente salvi, giocarono una seconda parte di stagione con le infradito, in totale relax. Quattro punti nelle ultime dieci partite. Solo sconfitte nel 2019 per Modesto che ha conquistato l’ultimo punto alla vigilia di Natale. Tra le prime dieci diventa invece sempre più stabile la posizione della Vibonese. I ragazzi di mister Orlandi stanno legittimando il loro cammino grazie ad un’impressionante solidità interna. Ben 25 dei 34 punti sono arrivati al “Razza” dove ha vinto solo il Trapani a settembre. Catanzaro e Catania fermate in questo 2019 sullo 0-0 segno anche di una grande solidità difensiva e l’etichetta di squadra che riesce sempre a farti giocare male.
Chi invece ha aperto l’anno male è stato il Catania con il ko di Siracusa. Il calendario però ha dato una mano agli etnei che in casa non hanno avuto problemi a sbarazzarsi di ciò che resta del Matera prima e del Rende, in serie negativa da tre mesi, poi. Il pari di Vibo non è da buttare, ora però Lodi e compagni non potranno fallire le prossime due sfide per continuare a sperare nella promozione diretta. Nel giro di tre giorni, Casertana e Trapani. In casa il big match di domenica. Lontano dal “Massimino” il derby in un turno infrasettimanale esclusivamente per cuori forti.
Già perchè se il capitolo 24 è stato, come detto, uno dei più belli di questa annata, cresce la curiosità di arrivare al capitolo 26 per capire come andranno a finire i due big match in programma. Il derby siciliano d’alta quota tra Trapani e Catania e la sfida tra Juve Stabia e Catanzaro. Mercoledì sera tenetevi liberi, non prendete impegni, al diavolo il calcetto con gli amici o un cinemino romantico.
Dopo lo scontro dell’andata finito 0-3 per le Vespe, tra mille polemiche per un arbitraggio ai limiti del regolamento, il Catanzaro tenterà l’impresa di battere la capolista. Fin qui non c’è riuscito nessuno. Diciassette vittorie su 23 giocate, 56 punti, media di 2.4 a partita per i ragazzi di Caserta, cinici in attacco, capaci di realizzare due gol a partita, insuperabili dietro, con solo nove reti subite.
Numeri che rendono gli stabiesi illegali, statisticamente parlando. La vera Juve del calcio italiano quest’anno ha i colori gialloblu. Dopo l’ennesimo successo arrivato ben oltre il novantesimo in quel di Rende, ora la possibilità di riposare nel prossimo turno, come da regolamento, per arrivare in perfette condizioni alla sfida del “Menti”.
Il Catanzaro invece si è ritrovato con il calendario ingolfato a ridosso della sfida di mercoledì, tra impegni di campionato e le sfide di coppa Italia. L’eliminazione subita a Trapani non ha minimamente scalfito il morale di Maita e compagni. L’ennesima dimostrazione di forza stagionale messa in atto nel primo tempo di Reggio Calabria, ha portato le Aquile a centrare la tredicesima vittoria, la quarta nelle ultime cinque gare. Auteri ha fatto più punti di tutti nel 2019, dieci, come le reti realizzate e tutte nei primi tempi. La sfida di domenica contro la Paganese come passaggio obbligato in vista di Castellammare. Vincere per poi andare a fare l’ennesima impresa stagionale lontano dal “Ceravolo”. Dopo i tabù sfatati (Catania e Reggina, 45 e 60 anni d’attesa) i giallorossi si giocheranno tutto o quasi a “Menti”, ben consapevoli della propria forza in trasferta con i 21 punti conquistati in 12 gare. Secondi dietro ovviamente la Juve Stabia che ne ha conquistati cinque in più.
Momento decisivo anche per il Trapani che vincendo a Bisceglie si ritroverebbe a sei lunghezze dalla vetta in attesa di giocare in casa il derby fratricida contro il Catania. Proprio tra le mura amiche i ragazzi di italiano hanno conquistato 32 punti in 12 partite. Nessuno come loro, solo il Catania viaggio alla stessa media ma con due gare interne in meno.
Nella zona bassa invece giocheranno tutte e tre in casa le squadre coinvolte nella lotta per evitare la terz’ultima posizione. Il Rieti proverà ad imporsi sulla Sicula con la speranza che a Bisceglie il Trapani faccia il suo. Mentre il Siracusa chiuderà il turno lunedi tenendo a battesimo la nuova Reggina di Drago.
Siamo giunti al momento decisivo del campionato. Le prime quattro si sfideranno tra loro. Quindi per mercoledì sera tenetevi liberi. Non potete perdervi i prossimi capitoli di questo fin qui appassionante campionato.
Matteo Pirritano