Il Milan non tiene e la Juventus dilaga: è questo il riassunto del posticipo del sabato santo allo Stadium. La Juve è cinica, il Milan un po’ meno. Dall’uovo di Pasqua escono tre goal con il Tricolore, il settimo consecutivo, che si avvicina.
Partita quasi scontata alla vigilia con i rossoneri che hanno comunque il dovere di crederci dopo il passo falso della Roma e la pressione, classifica parlando, di Inter e Lazio che hanno vinto nel pomeriggio rispettivamente contro Verona e Benevento. Bianconeri che hanno l’occasione di allungare sul Napoli frenato a Reggio Emilia da un grandissimo Sassuolo.
Parte subito bene la Juve con Dybala che dopo appena 8’ minuti porta subito avanti i bianconeri: la Joya recupera palla al limite dell’area e trafigge Donnarumma con un mancino chirurgico. Il Milan ci crede e gioca una grandissima partita con tanta personalità. Alla mezz’ora di gioco ecco il goal che riapre lo scenario. Dalla Champions al Tricolore. L’uomo più atteso ma allo stesso tempo più temuto. Bonucci stacca di testa, tra Barzagli e Chiellini (andando a ricomporre la famosa BBC) e beffa Buffon: Juve-Milan è 1-1 al duplice fischio. Secondo tempo è monologo Juventus con Cuadrado che va in goal al rientro dopo il lunghissimo stop per infortunio e Khedira che chiude il match servito da un eccezionale Dybala dove, ancora una volta, si addossa la maglia – pesantissima – bianconera.
Allegri, archiviato il big match, dovrà pensare subito alla sfida interna contro il Real Madrid (martedì alle ore 20:45, Allianz Stadium) di Zidane e provare a portare un risultato utile in vista del ritorno nella tana dei blancos (mercoledì 11). Il Milan, con il morale alto per la bella partita disputata, penserà subito al Derby di Milano con un passivo consistente (-8) dalla zona Champions e dai nerazzurri che sembrano essersi ripresi.
A cura di Onorio Ferraro