In esclusiva ai microfoni del nostro redattore, Dario Lignana, è intervenuto il giornalista di Tuttojuve.com: Mirko Di Natale, con il quale abbiamo discusso dell’attuale momento della Vecchia Signora.
Come vedi questa Juventus e cosa cambieresti per migliorarla?
“Sperare in grandi risultati fin dall’inizio era molto difficile. Valutando anche una serie di criteri oggettivi come la preparazione, si intuiva che la partenza a rilento ci poteva essere. Non ritengo che la colpa di questa partenza a rilento sia da attribuire ad Allegri. Mi piace il fatto che ora la Juventus sia versatile a livello di moduli, tra i quali escluderei il 3-5-2, perché è un modulo che si utilizza per giocare in contropiede. Sono un amante del 4-4-2 utilizzato alla Juventus da Lippi e Capello, anche se questo 4-3-3 è un modulo interessante, soprattutto con un giocatore come Cuadrado in rosa, per il quale la Juventus ha fatto un vero affare. La scelta della Juventus, molto coraggiosa, di dare un nuovo volto alla squadra con giocatori giovani come Rugani è sicuramente da tenere in grande considerazione in vista del futuro. La Juventus ha voluto pianificare e puntare sui giovani, tra cui anche Dybala che a mio parere esploderà a breve. Alla Juventus manca un terzino destro di qualità e a centrocampo manca un regista. Avrei portato a casa Baselli.”
Come valuti l’esordio di Lemina? Ritieni che possa essere un giocatore di prospettiva per la Juventus?
“È un giocatore che conoscevo ma che lo avevo visto poco in campo. Contro i bianconeri a luglio mi aveva convinto solo dal punto di vista della presenza in campo, si faceva sentire. Ma vedendolo meglio domenica mi sembra un buon talento. Si dice sia il sostituto di Vidal, anche se secondo me è difficile sostituire un giocatore come il cileno. È un classe 93, ha ventidue anni ed è giovane; ma credo che lemina potrà fare una grande carriera con questa maglia, la migliore che potesse indossare perché privilegia i giovani.”
Pensi che Pogba stia meritando di vestire la maglia numero 10? Lo avresti venduto durante l’ultima sessione di mercato?
“Nonostante sia il giocatore più tecnico, non avrei affidato la 10 a Paul perché lo vedo più da numero 6. Nelle vecchie numerazioni sarebbe stato un gran numero 7 o un gran numero 8, anche se Marchisio onora moltissimo quella maglia. Le sue qualità non si discutono e ha ancora tantissimo tempo per poter migliorare, è giovanissimo. Ultimamente è calata la precisione del tiro e spero possa allenarsi come faceva Ibra con Capello. Offerte? Spero che rimanga. Le offerte ci sono dall’estero e sinceramente se dovesse arrivare una cifra folle da 90-95 lo venderei; ma solo a patto che la dirigenza sfrutti a pieno quella somma per prendere giocatori che sopperiscano gli attuali difetti della rosa. Un po’ come fece Moggi nell’estate 2001. Nego ad oggi le voci, comunque, che vogliono già l’anno prossimo Pogba un giocatore Blaugrana”.
Come valuti l’operato di Allegri in bianconero?
“Non contesto il suo operato, perché é un grande professionista. Merita di allenare la Juventus soprattutto dopo i due titoli vinti lo scorso anno. Ma se devo proprio trovare qualcosa che non va, è troppo prudente. Quando alleni la Juve non devi mai accontentarti, spesso però mi ha dato questa impressione. Se guardiamo le ultime partite, a Roma ha sbagliato modulo iniziale e poi passando a 4 ha fatto giocare Lichtsteiner e Sturaro ali pure. E loro due non lo sono. Con l’Udinese ha inserito due prime punte che si pestavano i piedi e Isla, il meno indicato, sperava potesse far cross ma non saltava mai l’uomo. Ma allegri va rispettato e onorato perché é e rimane l’allenatore della Juve”.
Dove potrà arrivare la Juventus in campionato e nel lungo cammino europeo della Champions League?
“Le vittorie di Manchester e Genova non sono arrivate per caso. La Juventus sarà una delle protagoniste principali del campionato, e la vedo ancora favorita. Quest’anno il campionato sarà molto più battagliato e molte squadre la potranno insidiare. La grande rivale sarà la Roma, poi vedo Napoli e Lazio (quest’ultima si riprenderà quando recuperera i suoi giocatori migliori) e l’Inter é sopravvalutata a mio parere. Nonostante abbia investito tanto, ai nerazzurri manca un vice Icardi, un centrocampista che gli faccia gioco (Melo non é un regista) e Jovetic si infortuna spesso. Perisic però mi piace. Il Milan ha investito bene in attacco, ma non ha soddisfatto il centrocampo che é mediocre e in difesa ci sono ancora parecchie lacune. Romagnoli é un buon giocatore ma da solo non ti risolleva quello che non va. Sul discorso Champions vedo la Juve tra le prime otto e sulla carta la vedo sempre sotto a Barcellona, la più forte, a Real (con cui te la puoi giocare), a Bayern, Psg e Chelsea. Ma tutto questo sulla carta, perché a vincete in Europa non é sempre e solo la più forte ma contano tantissimo bravura, condizione e fortuna”.