Contro tutti e tutto la Juventus di Massimiliano Allegri annienta, surclassa e demolisce il Valencia per merito della doppietta su rigore di Pjanic, nella bolgia infernale del “Mestalla”. Neanche l’espulsione (ingiusta) del cinque volte pallone d’oro CR7, rimediata al 30′ del primo tempo, a cagione di una lieve “tirata di capelli” nei confronti di Murillo da parte del portoghese, ha fermato l’onda d’urto juventina. Che nuovamente offre una dimostrazione nitida di come riesca a trionfare anche senza l’ex madridista. Il rovescio della medaglia è un Valencia poco preciso nelle conclusioni verso la porta, incapace di sfruttare a dovere la superiorità numerica. Avrebbe potuto accorciare le distanza al compagine di Marcelino, ma dagli undici metri Parejo (90′) si lascia ipnotizzare dall’estremo difensore bianconero.
Juventus – Cosa va:
La difesa: Dopo aver subito tre reti nelle prime quattro apparizioni in campionato la Juventus (ri)conferma la solidità difensiva che l’ha contraddistinta negli anni ultimi anni. Nonostante il deficit dell’uomo in meno, e che Uomo in meno, il duo Bonucci-Chiellini orchestra una sinfonia perfetta in difesa: contrasti efficaci, chiusura degli spazi ottima e una concentrazione in fase di marcatura memore dei tempi d’oro. Straordinari sulle fasce, invece, Alex Sandro e Cancelo sia in fase di copertura che di spinta. Insomma, il 4-4-1 optato obbligatoriamente da Allegri permette ai bianconeri di bloccare tutte le linee di passaggio per vie centrali creando molta densità a centrocampo.
Pjanic: Se non c’è Cristiano, ci pensa il regista bosniaco ad indirizzare la gare sul binario dei tre punti. Con la doppietta su rigore che stende il Valencia, Pjanic colleziona il suo terzo gol in cinque partite. Il numero cinque della Vecchia Signora mette in campo sicurezza, personalità e determinazione che in serate complicate come questa possono dare una grossa mano a portare a casa la vittoria. Si prende la responsabilità di calciare entrambi i penalty dimostrando una freddezza inaudita, messa in risalto dal fatto che i due protagonisti di questo siparietto (Pjanic e Neto), si conoscevano già. Sbaglia qualche disimpegno in uscita, davvero pochezze in confronto alla prestazione sontuosa dinanzi ad un pubblico davvero caldo.
Pragmatica: E’ di dominio pubblico, ormai, che dalle ceneri (rosso a CR7) i Campioni d’Italia risorgano più famelici e voraci di prima. Detto, fatto. Contro il Valencia i ragazzi di Allegri hanno in testa un solo risultato: la vittoria, i tre punti. Il motto “vincere è l’unica che conta” ha fatto nuovamente scoccare la scintilla nei calciatori juventini, che con pazienza e diligenza, concentrazione ed applicazione, hanno arginato le avance dei padroni di casa. Per poi ripartire in contropiede sfoderando le armi migliori sulle fasce grazie alla freschezza di Bernardeschi, Costa (entrato a partita in corso), Alex Sandro e Cancelo.
Cosa non va:
Occasioni fallite: Sarebbe potuta finire in manita per la Juventus. Tre in totale le palle gol gettate alle ortiche prima con Mandzukic, Khedira e per finire Matuidi. In futuro potrebbero pesare come un macigno le occasioni non finalizzate.
Disimpegno: Soltanto piccole sbavature in fase di disimpegno per la formazione di capitan Chiellini &Co. Diverse volte i bianconeri hanno preferito impostare l’azione dal basso, una volta riconquistata la sfera, rischiando la giocata in difesa. Questo denota carattere e padronanza nei propri mezzi, ma a volte è più efficace “spazzare senza fronzoli”.
Valencia – Cosa non va:
Il gioco: Il nulla cosmico per la squadra di Marcelino. Si impossessa del pallino del gioco non appena viene espulso Ronaldo, ma finisce per essere inconcludente ed imprecisa soprattutto nei tiri, diretti più verso gli spalti che la porta di Szczesny. Pochissime le azioni costruite con un senso logico e al fine di infilare la retroguardia impeccabile juventina. Si cerca spazio sulle corsie esterne: cross e traversoni per lo più bloccati sul nascere o rigettati fuori dall’area di rigore. Male, a tratti malissimo questo Valencia.
Difesa: Imbarazzante è un eufemismo. Troppe, davvero troppe le disattenzioni commesse dai giocatori in casacca bianca. Culminate con i due rigori concessi dall’arbitro in favore degli ospiti. La difesa spagnola crolla sotto le incursioni dei velocisti bianconeri.
Cosa va: Da rilevare soltanto l’atteggiamento di rivalsa mostrato nel finale. Per il resto tutto insufficiente.