Top & Flop Serie A- Terza Giornata

La terza giornata di Serie A ha dato i primi segnali. L’Inter di Conte vince e convince. Sulla scia rimane il Napoli. La Juventus fermata dalla Fiorentina e Lazio cade in casa della Spal. La Roma si diverte. Il Cagliari finalizza e conquista il successo esterno. Il Lecce trova i primi tre punti stagionali in trasferta. Male il Torino, l’occasione ghiotta ha giocato brutti scherzi. L’Atalanta all’ultimo respiro. Pazzesco Bologna. Un Milan non bello ma vincente.

Ecco le tre Top e Flop:

TOP:

INTER 9: Nove come i punti conquistati nelle prime tre giornate. Primo posto frutto del gioco espresso e del fattore Conte. Il tecnico ha cambiato totalmente il registro e fatto si di intraprendere il binario giusto. Questa Inter può tranquillamente lottare per lo scudetto. Base forte e solida e con idee chiare. PIÙ CHE PAZZA, CONCRETA.

BOLOGNA 8: Dall’inferno al paradiso. Una rimonta pazzesca figlia di un gruppo che non si disunisce mai e rimane compatto. Seconda vittoria consecutiva, non a caso ma la consapevolezza dei propri mezzi. Grinta e tanto cuore. REAZIONE DA GRANDE

LECCE 7: Liverani dà la scossa giusta. Il suo Lecce non delude anzi sforna una prestazione coraggiosa e propositiva. Un lunedì perfetto in casa giallorosso. Attento e concreto in una sfida che sembrava impossibile alla vigilia, invece, diventa tutto meraviglioso. RISORTO

FLOP:

JUVENTUS 5: Il modello di gioco di Sarri rimane ancora nascosto. Squadra disunita, in difficoltà nel creare occasioni. Non da Juve, anche la sfortuna degli infortuni di Pjanic e Douglas Costa la dimostrazione che sta girando tutto storto. SERVE CAMBIARE REGISTRO

LAZIO 4.5: Va in vantaggio ma si lascia rimontare troppo facilmente. Sensazione che i biancocelesti non hanno ancora una propria identità. Inzaghi dovrà lavorare maggiormente sulla testa perché molti giocatori sono sottotono. Servono nuovi stimoli. CERCASI GRUPPO

TORINO 4: Due prove d’esame fallite. Prima in Europa League, contro il Wolverhampton, e ieri sera il mancato aggancio alla vetta. Partita spenta e con poca cattiveria. Poco dialogo tra i reparti con manovre lente e prevedibili. IRRICONOSCIBILE