Le convocazioni di Joachim Loew che hanno escluso la stella del Manchester City Leroy Sanè hanno consegnato nelle mani di Timo Werner le chiavi dell’attacco della Die Mannschaft.
Timo Werner, 22 anni, attaccante del Red Bull Lipsia, conta 13 presenze con la maglia dei tedeschi conditi da ben 7 gol -media strepitosa- che fanno di lui il centravanti della Germania per almeno altri dieci anni, se solo non ci fosse un problema: in qualsiasi stadio Timo giochi viene riempito da assordanti fischi.
Fischi che arrivano in Campionato, in Europa, e soprattutto in Nazionale anche quando manda la palla in rete. La colpa di Timo Werner è quella di vestire la maglia dell’RB (RasenBallsport, ufficialmente, Red Bull per tutti) Lipsia, la maglia della squadra che in Germania, e nel resto d’Europa fa storcere il naso a parecchia gente. Soprattutto a quelli affezionati a una certa idea di calcio tradizionale.
L’undici di Lipsia riuscito in un miracoloso salto in Bundesliga, seguita da un’altrettanto storica qualificazione in Champions League viene visti dai puristi tedeschi del calcio come una mera operazione di marketing commerciale di cui il numero 11 Timo Werner è il maggior esponente, la miglior lattina di energy drink da mettere in vetrina. Lui, che giocava in una squadra “tradizionalista” come lo Stoccarda, diventato simbolo della nuova squadra devota al dio denaro: un tradimento ritenuto inaccettabile da tutti i tifosi tedeschi.
Di seguito incolliamo un video della giornata più brutta vissuta da Werner, in Champions League. Il suo Lipsia gioca nella caldissima Vodafone Arena, casa del Besiktas, e i tifosi bianconeri “costringono” con i loro fischi Timo a lasciare il campo dopo poco meno di 30 minuti.