Pensando alla Grecia, viene subito in mente l’acropoli, gli anfiteatri, e le opere d’arte che, dal mondo antico al periodo neo classico, hanno dettato i canoni di bellezza occidentali. Ad Atene, però, per due settimane all’anno tutto questo passa in secondo piano, due settimane di conflitti da due fazioni, chi tifa Panathinaikos e chi tifa Olympiakos, le due squadre che compongono il famoso “derby degli eterni nemici”.
Questo derby rappresenta quanto di meglio può offrire il campionato greco, le due squadre sono tra le più titolate del paese, nonché le formazioni elleniche più conosciute nel panorama calcistico internazionale.
Ogni incontro fra queste due club è capace di paralizzare per giorni la capitale greca, nonché di catturare tutta l’attenzione mediatica nazionale; questo derby rappresenta una vera e propria battaglia tra le tifoserie che si rinnova ad ogni incontro, sono numerosissimi i casi di guerriglia tra i due schieramenti ed i fatti di cronaca sono spesso molto gravi.
Il Panathinaikos disputano le sue partite casalinghe allo stadio Apostolos Nikolaidis, un impianto da circa 16000 posti a sedere, i biancoverdi vi si sono stabiliti nel 1922, i biancorossi dell’Olympiakos, invece, giocano nel più moderno stadio Georgios Karaiskakis, uno stadio molto più grande capace di ospitare fino a poco più di 33000 spettatori, si tratta di uno degli impianti più belli e moderni del paese, la UEFA gli ha assegnato 4 stelle e ciò lo rende degno di ospitare le finali di Europa League.
Per quanto riguarda i trofei, l’Olympiakos e il club più titolato con ben 76 trofei tra cui: 44 titoli di Grecia, 27 coppe nazionali, 4 supercoppe greche ed 1 Coppa dei Balcani, il Panathinaikos, invece, si trova molto sotto i rivali a quota 42 trofei suddivisi in: 20 titoli di Grecia, 18 coppe nazionali, 3 supercoppe greche ed 1 Coppa dei Balcani.
Come già detto in precedenza, i fatti di cronaca e gli scontri tra le due tifoserie sono, ormai, una prassi, sono diventati frequenti al punto che , nel 2004, il governo greco si è visto costretto a vietare le trasferte alle tifoserie ospiti in maniera perenne, decisione che però non è stata in grado di far cessare le azioni di guerriglia. Tra gli episodi più tristemente famosi, uno di essi risale al 1930, in occasione di un derby i tifosi dell’Olympiakos, sicuri della vittoria, arrivarono allo stadio con delle bare adornate di bandiere con i colori avversari, le cose non andarono come previsto e i biancorossi persero 8-2, spinti dalla rabbia, i tifosi dell’Olympiakos distrussero le bare e le usarono per aggredire i tifosi avversari.
Il derby degli eterni nemici, nonostante tutta la violenza che ne gira intorno, resta una delle stracittadine più affascinanti al mondo, una di quelle partite che ogni giocatore vorrebbe e vincere per i propri tifosi, quei tifosi che , in caso di una vittoria, posso far sentire qualsiasi calciatori un dio, un dio nella terra degli dei.