Il mondo del calcio è costellato di partite leggendarie, per esempio, Old Firm tra Celtic e Rangers, il derby di Milano, il Clásico tra Barcellona e Real Madrid, ma nulla è paragonabile ad un derby che ogni anno si svolge a Buenos Aires, una partita che potrebbe essere definita mitologia calcistica, una super partita perché questo è il Superclásico.
Il Superclásico è il derby per eccellenza, lo scontro che vede coinvolte le due più grandi squadre del campionato argentino ovvero Boca Juniores e River Plate.
Il termine prende spunto dal già citato Clásico di Spagna tra Barcellona e Real Madrid, ed il super serve ad indicare che le due squadre sono le più blasonate di tutta l’Argentina, oltre a far distinzione tra gli altri derby della capitale argentina.
Nel 2004 il giornale inglese The Observer affermò che vedere il Superclásico era al primo postro tra le 50 cose da fare prima di morire, questo la dice lunga su quanto questa partita possa essere coinvolgente per gli spettatori.
Entrambe le squadre sono nate nel quartiere La Boca a Buenos Aires, il River è nato nel 1901 mentre il Boca nel 1905, i primi, grazie alla grande disponibilità economica agli inizi degli anni 30, sono soprannominati Los Millonarios, mentre i secondi sono detti i Xeneizes, ovvero genovesi perché i fondatori erano, appunto, emigrati liguri.
Il primo Superclásico risale a 105 anni fa, era il 24 agosto del 1913, il risultato fu di 2-1 per il River.
River e Boca sono le squadre più vincenti dell’Argentina, i biancorossi del River vantano ben 65 trofei tra cui 36 campionati argentini, 3 Coppe Libertadores e 1 Coppa Intercontinentale, mentre i gialloblù del Boca hanno 54 trofei in bacheca tra cui “solo” 33 campionati ma, sebbene in patria il River sia avanti nel numero di campionati vinti, il Boca ha vinto più del River in giro per il mondo infatti, tra gli altri trofei, figurano anche 6 Coppe Libertadores e 3 Coppe Intercontinentali.
Questa spettacolare partita, però, non è sempre stata motivo di gioia, sono numerosi i casi di manifestazioni violente e, purtroppo, sono numerose anche le vittime tra i tifosi, la più tristemente nota è la famosa tragedia del Cancello 12, il 23 giugno del 1968 al Monumental, lo stadio del River, al termine del Superclásico, 71 persone persero la vita schiacciate proprio dal cancello n° 12, ci furono anche ben 150 feriti, la più grande tragedia del calcio argentino e, quel che è peggio, è che l’età media delle vittime era di 19 anni.
Non si seppero mai i nomi dei colpevoli e, da quel momento, i numeri dei cancelli vennero sostituiti con delle lettere.
Quest’anno le due squadre sono state capaci di realizzare un’impresa epica, sono riuscite entrambe ad arrivare in finale di Coppa Libertadores, un’impresa mai realizzata prima inquanto, fino a pochi anni fa, il tabellone non permetteva a due squadre dello stesso paese di incontrarsi in finale ma, nell’immaginario collettivo, la perfetta finale di una competizione così importante non può non essere il Superclásico.
La finale di andata alla Bombonera, lo stadio del Boca, è finita sul 2-2, una partita di uno spettacolo che solo il calcio argentino sa regalare e, ciò ch’è più importante, è che il risultato, in vista della partita di ritorno, è più che mai aperto.
Il 24 novembre, al Monumental andrà in scena il Superclásico più importante di sempre, la partita che può far entrare i giocatori nella leggenda, sarà l’atto finale di una grande Coppa Libertadores, sarà lo scontro per la supremazia di Buenos Aires e di tutto il Sud America, sarà River contro Boca, sarà la partita che chiunque la guardi potrà raccontare ai propri nipoti e dire “io c’ero”.
Il calciomercato che vuoi, quando vuoi