Serie A, che velocità!! Da Gervinho a Biabiany, passando per Cerci e Mertens

gervinho 2Sicuramente questo campionato italiano di calcio della massima serie, noto come Serie A, sarà ricordato, oltre che per i ruolini di marcia davvero spaventosi di Juventus e Roma, anche per il vasto roster di velocisti di cui dispongono le 20 squadre.

Molti, infatti, sono i giocatori noti soprattutto per la loro velocità, anche perchè il livello del torneo si è alzato notevolmente rispetto al 2012 con moltissimi trasferimenti avvenuti nel corso del 2013 e del 2014 che hanno portato in Italia top player come Balotelli, Tevez, Llorente, Strootman, Albiol, Higuain e tanti altri grandi giocatori.

Una Serie A che va, però, molto veloce, come detto, sia per il ritmo sostenuto dalle prime della classe sia per la velocità dei calciatori, con la quale riescono a risolvere la partita.

Annoveriamo nel nostro roster di velocisti: Gervinho della Roma, ex Arsenal, in formissima in questo periodo, e che ha mandato in difficoltà molte squadre con la sua velocità segnando addirittura 3 gol in Coppa Italia; Biabiany del Parma, francese ex Inter, indispensabile sulla fascia destra per i ducali; Mertens e Callejon, arrivati al Napoli quest’estate; Konko della Lazio, che però non riesce a trovare continuità causa continui problemi muscolari; Cerci del Torino, esterno destro italiano capace di adattarsi come attaccante, stupendo tutti con gol e assist; Abate, El Shaarawy e Taarabt del Milan, con gli italiani a lungo ai box quest’anno e col marocchino, neoacquisto, pronto a esordire già domenica; Moralez dell’Atalanta, che tanto bene fece nel 2011/2012 ma che non si è ripetuto con la continuità del primo anno nerazzurro; Sau e Ibarbo del Cagliari, due punte velocissime cui però quest’anno manca la continuità del gol; Cuadrado della Fiorentina, rivelazione dello scorso torneo; Emeghara del Livorno, secondo miglior acquisto del mercato di Gennaio 2013 dopo Balotelli, e chi più ne ha più ne metta.

Con certi giocatori, la Serie A non ha nulla da invidiare ai campionati esteri nonostante le continui debacle europee la cui causa è da imputare alle squadre, composte da grandi giocatori che purtroppo hanno anche a che fare con giocatori di un tasso tecnico molto basso.

Questo ovviamente deve essere un punto di partenza, perchè la Serie A può diventare, come nei primi anni ’90, il miglior campionato del mondo e che vedrà protagoniste le squadre italiana anche nelle competizioni europee.