Gennaio va in archivio, in massima serie, occhi al futuro, rassegnazione per la corsa scudetto, qualche barlume di luce eccellenti, operazioni di prospettiva. Un mercato piatto e triste, ecco le eccezioni e le delusioni:
Top:
Fiorentina: la resistenza per i Big non lasciati andare, la mossa Muriel che sta già pagando e i blitz per il futuro, Traore’ e Zurkowski. Pantaleo Corvino vecchia volpe del calciomercato.
Parma: l’emblema del concetto di direttore sportivo in Daniele Faggiano, scommette quando c’è da scommettere, blinda quando deve blindare, osa. Lo ha fatto in estate straconvincendo e prova a farlo a gennaio, non si prova di Bruno Alves, scommette su Schiappacasse, anticipa la concorrenza per Machin, e scommette su Brazao. Direttore di grande futuro, già pronto per una Big, ha sempre il guizzo pronto
Sampdoria: abbondanza impressionante davanti, con Sau e Gabbiadini, attacco formato Europa. Messe le basi anche per un futuro importante.
Flop:
Frosinone: delusione. Sembra arrendersi ad un destino segnato nonostante segnali incoraggianti in campo, cede e non compra a sufficienza per sperare in un sogno.
Roma: calma piatta. Desolante, triste, inspiegabile. Pallotti non decide, Monchi non opera, si attenderà la provvidenza?
Torino: il buon campionato della truppa Mazzarri avrebbe meritato qualche ‘colpo’ in più. L’Europa non è un miraggio, anzi, dal mercato, poco aiuto, almeno per l’attualità.