Serie A, top e flop del calciomercato

Un’altra sessione di calciomercato va in archivio. In un’estate lunga, calda e ricca di colpi di scena. Le telenovele, i retroscena, i colpi sfumati, di storie da raccontare ce ne sarebbero tante, come ogni fine mercato proviamo a tirare le somme su ciò che è stato provando a carpire i segnali e decifrare ciò che sarà:

Inter – regina del mercato. Ancora prima di cominciare mette a segno il colpo Conte, può non star simpatico a tutti ma il salentino e’ un vincente e la sua mano già si vede. Il colpo Lukaku, l’operazione intelligente Sanchez, la scommessa già vinta Sensi, il processo di italianizzazione, il colpo Godin a zero e la gestione dei casi spinosi risolti nel migliore dei modi senza gravare sulle casse societarie. Marotta e Ausilio escono a testa altissima da questa sessione.

Napoli – compra bene, vende meglio. Senza cedere i pezzi pregiati, il Napoli regala ad Ancelotti un vasto assortimento di qualità. L’alternativa di lusso Llorente, El Chucky Lozano strappato alle inglesi, Manolas anticipando la concorrenza, Elmas per il presente e il futuro così come Di Lorenzo. Vende bene Inglese e Verdi, resta sul groppone solo Hysaj, ma potrà servire.

Roma – per il momento storico e per le premesse con cui i giallorossi arrivavano alla sessione estiva di calciomercato, Petrachi ne esce da trionfatore. Nell’estate più difficile della storia, senza Totti, senza De Rossi, con l’illusione Conte, Petrachi riesce a rinforzare in maniera intelligente la rosa di Fonseca sfruttando occasioni preziose, Smalling, Zappacosta e Mykhitarian. Certezze come Veretout e Pau Lopez, senza privarsi dei gioielli Zaniolo e Dzeko.

Meritano una menzione speciale anche la nuova Fiorentina di Commisso, il Parma di Daniele Faggiano, il Sassuolo e il Cagliari. Molti più colpi di qualità rispetto al passato, da più o meno tutti.

Milan- fatichiamo a comprendere la logica di determinate operazioni condotte dal duo Maldini-Boban, la cessione di una certezza (Cutrone) e l’ingente investimento su un talento (Leao) ma che nell’immediato può aggiungerti poco o nulla. Duarte resta un incognita, Krunic e Bennacer potrebbero anche andar bene, ma non per prescindere dalle loro potenzialità. Che il Milan torni a fare il Milan, eppure la Champions non era così lontana, bastava probabilmente qualche ritocco.

Sampdoria – aspettative iniziali totalmente disilluse. Il possibile passaggio di proprietà ha influito ma bucare due obiettivi consecutivi Defrel-Simeone non aiuta. Di Francesco e’ insoddisfatto, tanti arrivi internazionali, basteranno?

Spal – ci aspettavamo qualche acuto in più dai ferraresi. Finestra di mercato non particolarmente intesa, piuttosto piatta.

Attilio Malena per Affari Italiani