Serie A, la top 11 dell’anno di Calciomercato Report

Alisson: Impenetrabile. Questo è l’aggettivo giusto per descrivere la stagione del brasiliano. In tutte le occasioni che è stato chiamato in causa ha risposto sempre presente, compiendo il più delle volte veri e propri miracoli sia in campo europeo che nazionale (reti inviolate  in Serie A: 17). Una sicurezza tra i pali. Se i giallo rossi sono sul gradino più basso del podio è soprattutto merito suo; Dimostra con i fatti di essere un portiere all’altezza del suo predecessore Szczesny.

Cancelo: Un treno inarrestabile sulla fascia destra. Dopo essere stato un fantasma nella prima parte di stagione, da gennaio in poi imprime l’accelerata decisiva, per la corsa Champions, della sua Inter. Sforna cross a ripetizione per il capitano Icardi ed è impeccabile in fase difensiva. Un vero e proprio muro difficile da valicare per gli avversari. Con i suoi tre assist ed una rete è stato l’uomo chiave per mister Spalletti. Se dovesse partire sarebbe una grave perdita per il comparto difensivo nerazzurro.

Skriniar: E’ stato la rivelazione di questa Serie A 17/18. Insieme al suo compagno di reparto Cancelo, è il filo conduttore che ha trainato l’Inter verso il tanto ambito quarto posto. Criticato dalla maggior parte degli addetti ai lavori, smentisce tutti a suon di prestazioni da dieci e lode. Grinta, carattere, personalità e freschezza giovanile lo rendono imprescindibile. Si dimostra, un vero bomber d’aerea di rigore avversaria segando ben 4 gol, non male per un ragazzo di 23 anni alla sua prima esperienza in un top club.

Koulibaly: Il gigante buono fa come sempre il suo dovere. Con le sue 5 reti, la sua forza e il suo carisma trascina il Napoli ad un passo dalla vittoria del campionato. E’ lui che accende la speranza nei cuori dei napoletani nella notte magica dello Stadium con il gol al 93′, contro la corazzata bianconera. Come tutti gli azzurri di Sarri, crolla anche il senegalese, sotto la pressione di una piazza che dopo la vittoria a Torino, sentiva già il tricolore addosso. L’unica macchia indelebile di un’annata da urlo è l’espulsione rimedita contro la Fiorentina, che ha regalato lo scudetto alla Juve.

Kolarov: Esperienza, qualità e quantità sulla fascia sinistra romanista. Con i suoi 8 assist e due reti su punizione, è l’arma in più di mister Di Francesco. In campo europeo permette alla formazione capitolina di arrivare ad un passo dal sogno chiamato finale di Champions League. Dopo essere stato scaricato dal City sembrava finito, invece ha stupito tutti compiendo una stagione da favola. Il prossimo anno la Roma ripartirà dalle sue galoppate e dal sua voglia di rivalsa.

Milinkovic – Savic: Possente, tecnico, gran tiratore da fuori, regista e chi più ne ha più ne metta. Il serbo classe 95 ha illuminato tutti con la sua classe e i suoi score da centravanti puro (12 reti). E’ il perno del centrocampo di Inzaghi, che difficilmente rivedrà a settembre davanti ai cancelli di Formello. Ha offerte stratosferiche dai maggiori club europei, quali M.United, Psg, Real Madrid. Lotito pur volendo, non potrà rifiutare un’offerta da centocinquanta milioni di euro. Sarà il prossimo colpo alla Pogba della nostra Serie A.

Cristante: Trentasei partite giocate, nove reti e due assist. Questo è Bryan Cristante, gioiellino esploso alla corte di Gasperini. L’italiano di ventitrè anni dopo un’annata da record ottiene anche la convocazione in Nazionale. Il merito è tutto del mister, che lo ha dosato gradualmente senza buttarlo subito nella mischia. Da rilevare che dinanzi all’imponente muro giallo del “Signal Iduna Park” di Dorthmund, non trema mostrando tutti i suoi pregi.

Dybala: E’ semplicemente la Joya argentina. Partenza a razzo per il dieci bianconero che sigla ben 8 marcature nelle prime 4 apparizioni. Poi il calo, l’esclusione per scelta tecnica da parte di Max Allegri e infine la resurrezione. A fine stagione supera la doppia cifra con 22 reti in campionato di cui 7 da fuori area con il classico tiro a giro e 3 su punizione. Pillola statistica per Dybala, che ha il 72% dei dribling riusciti. Talento purissimo, valutato dalla Vecchia Signora, intorno ai 170 milioni.

Immobile: Mattatore, goleador, cecchino da fuori e da dentro l’area, di testa e tanto altro per Ciro Immobile. Il napoletano fa l’exploit con i biancocelesti. Va a lui il titolo di capocannoniere della Serie A che condivide con Icardi, entrambi all’ansiogena quota di 29 reti. Nonostante il suo infortunio nella gara contro il Torino, nulla ha impedito al numero diciassette di trionfare in questa speciale classifica. Dopo le tante delusioni al Siviglia e al Borussia, finalmente possiamo ammirarlo in tutto il suo splendore.

Icardi: Uno dei condottieri della Beneamata è lui. Quando tutto va male, il capitano non molla. Da la carica emotiva ai suoi compagni, lotta su ogni pallone, si commuove versando lacrime di dolore per la sua maglia per poi esultare al raggiungimento del quarto posto. Un uomo semplice che per un quinquennio non ha mai abbandonato i nerazzurri. E’ pazzo come la sua Inter, trascinata dai 29 gol del numero nove. Un centravanti cristallino che corona il sogno di giocare la Champions, ma non il Mondiale.

Douglas Costa: Drigbling funambolici e cross pennellati alla perfezione. Questa è la carta d’identità del brasiliano. E’ l’artefice principale del settimo scudetto consecutivo in casa bianconera, colui che ha dato la svolta decisiva al campionato. Va in gol soltanto quattro volte, ma compensa questo deficit con i suoi 12 assist. Marotta e Paratici sono col portafoglio in mano, pronti a riscattarlo dal Bayern Monaco.

A cura di Fabrizio Frasca.