Atalanta-Sampdoria
Cagliari-Fiorentina
Chievo-Milan (ore 18.30)
Genoa-Siena
Inter-Juventus
Lazio-Catania
Palermo-Roma
Torino-Napoli
Udinese-Bologna.
Atalanta (33)-Sampdoria (35). L’Atalanta dopo due vittorie si è dovuta arrendere al Napoli. Fra gli orobici, che recuperano Cigarini e Scaloni, non ci sarà Livaja per motivi disciplinari. Out anche Bellini, Budan, Capellli, Ferri, Marilungo, Polito e Troisi. Alla Samp mancheranno Costa e Poulsen. Delio Rossi vuole fare bella figura contro l’Atalanta, sua ex squadra. Entrambe le squadre sono in una posizione di classifica abbastanza tranquilla (i liguri hanno anche una partita in meno), quindi assisteremo ad una bella sfida fra due compagini spensierate. All’andata la squadra di Colantuono si impose 1-2 nonostante la spettacolare rovesciata di Maresca.
Cagliari (35)-Fiorentina (51). Per il Cagliari 19 punti nel girone di ritorno, ovvero nelle ultime 10 gare. I sardi, dunque, sono in una posizione tranquilla, nonostante siano costretti a giocare a Quartu senza il sostegno dei loro tifosi. Salvo imprevisti fuori, oltre allo squalificato Nenè, anche Casarini, Del Fabro, Eriksson e Murru. I viola sono in lotta per il terzo posto, che grazie alle tre vittorie di fila dista solo 3 punti. Non saranno della partita lo squalificato Borja Valero e gli infortunati Camporese, Hegazy e Rossi. Recuperato, invece, Toni. Una vittoria sarebbe fondamentale per la squadra di Montella, che parte favorita, anche se in un campionato come la Serie A tutte le partite sono difficili e il Cagliari è un avversario arcigno.
Chievo (35)-Milan (54). Due vittorie consecutive per il Chievo, che hanno permesso a Corini di restare a Verona. Non ci saranno Samassa, Sardo, Spyropoulos e Vacek. Buon momento anche per il Milan, che ha conquistato ben 24 punti su 30 disponibili nel girone di ritorno. Assenti Boateng, Pazzini e Zapata, ce la fa Muntari, che lo scorso anno decise la sfida. Favoriti i rossoneri, ma la squadra di Corini ha già battuto Lazio e Napoli.
Genoa (26)-Siena (25). Scontro salvezza. Le due squadre distano un solo punto in classifica e si giocano la permanenza in A. Nel Genoa, reduce da 3 sconfitte di fila, assenti Bertolacci per squalifica e Alhassan, Floro Flores, Hallenius, Krajnc, Melazzi, Said e Vargas per infortunio. Il Siena ha ottenuto 4 punti nelle ultime 2 gare. Iachini dovrà fare a meno di Belmonte e Grillo, recuperati in extremis Mannini e Pozzi. Sarà un match molto combattuto, un pareggio non serve a nessuno. Lo scorso anno finì 1-4 con gli ultras dei liguri che chiesero ai giocatori del Genoa di rendergli le maglie.
Inter (47)-Juventus (65). “Inter-Juventus non è una sfida come le altre” così Stramaccioni ha presentato il “Derby d’Italia”. Il primo a coniare questo termine per definire questa sfida fu Gianni Brera nel 1967: il suo intento era quello di sottolineare la rivalità fra le due squadre, forte quanto quella fra due squadre della stessa città. L’Inter arriva a questo match con una partita in meno e dopo una sconfitta, maturata contro il Bologna. Assenti i lungodegenti Milito, Mudingayi ed Obi oltre allo squalificato Juan Jesus e agli altri infortunati Castellazzi, Mbaye e Stankovic. Ci saranno, seppur non al meglio, Guarin e Samuel. Per la Juventus, che ha ottenuto 10 punti negli ultimi 4 incontri, fuori Bendtner, Caceres, Isla, Pepe e Vucinic: defezioni inaspettate quelle del cileno e del montenegrino. Recupera, invece, Chiellini.
La rivalità fra le due squadre nasce nella stagione 1960-1961: vista la tanta gente accorsa al Comunale molti tifosi si sistemarono a bordo campo. L’arbitro dopo 31 minuti sospese il match ed in seguito venne assegnata la vittoria a tavolino (0-2) all’Inter. Ma la Juventus vinse il ricorso e l’Inter, furibonda, mandò in campo i Primavera: finì 9-1 per i bianconeri, con 6 reti di Sivori. Nel 1998 la rivalità crebbe ancora di più. Il 26 aprile di 15 anni fa, infatti, Juventus ed Inter si giocavano lo scudetto. Sull’1-0 per la squadra piemontese Iuliano fa ostruzione su Ronaldo in area, ma l’arbitro non fischia. Il match termina con questo risultato e la Juventus chiuse il campionato con 5 punti di vantaggio sull’Inter. Nel 2006, inoltre, ci fu lo scandalo Calciopoli con la Juve mandata in B e uno dei due scudetti venne assegnato proprio alla squadra allora allenata da Mancini, che aveva chiuso il campionato al terzo posto. Lo scorso anno a San Siro finì 1-2, ma quest’anno a Torino l’Inter ha posto fine all’imbattibilità bianconera che durava da 49 turni. Per questo match è favorita la Juventus, ma l’Inter farà di tutto per metterla in difficoltà.
Lazio (47)-Catania (45). La Lazio ha mollato la presa dopo aver ceduto il terzo posto: ben 4 sconfitte nelle ultime 5 gare, di cui 3 consecutive. Quello col Catania, però, è uno scontro diretto, visto che le due squadre distano due punti. Salvo sorprese, oltre allo squalificato Ciani, non ci saranno Brocchi, Floccari, Konko e Stankevicius per infortunio e Cavanda, Diakité, Foggia e Zarate per scelta tecnica. In forte dubbio Biava e Dias. Il Catania, invece, dopo due stop si è ripreso. Assenti gli squalificati Potenza e Spolli e gli infortunati Almiron, Augustyn, Capuano e Sciacca. Anche questa sarà una partita in cui entrambe le squadre vogliono vincere. All’andata a sorpresa gli etnei si imposero con un rotondo 4-0.
Palermo (21)-Roma (47). Due sconfitte di fila per il Palermo, che non vince dal lontanissimo 24 novembre 2011 (3-1 nel derby col Catania). La situazione è critica e quella di domani potrebbe essere davvero l’ultima spiaggia. Assenti Hernandez, Mantovani e Sperduti, recuperano in extremis Malele e Von Bergen. La Roma, invece, con Andreazzoli ha ottenuto 13 punti in 6 gare ed ora è tornata a lottare per l’Europa. Contro i rosanero mancheranno Lopez e Marquinhos, rientra Destro e recupera Balzaretti. All’andata finì 4-1 per i capitolini: Mattia Destro, dopo il suo primo gol in campionato con la maglia giallorossa, si tolse la maglia e lasciò in 10 la sua squadra, poiché era già stato ammonito. Gli ospiti sono favoriti, ma il Palermo non può sbagliare.
Parma (35)-Pescara (21). Al “Tardini” si affrontano due squadre in difficoltà. I ducali, infatti, hanno collezionato 6 punti nelle 10 partite del girone di ritorno ed una sola vittoria, contro il Torino il 10 marzo. Per gli abruzzesi addirittura un solo punti nelle ultime 10 gare, ottenuto a Palermo il 10 febbraio. Nel Parma assenti Valdes per squalifica e Coda, MacEachen, Mariga, Mesbah e Palladino per infortunio. Pescara in emergenza: mancano Balzano, Capuano, Cosic, Rizzo, Vukusic e Weiss. I padroni di casa sono favoriti, ma la squadra di Bucchi è obbligata a vincere.
Torino (35)-Napoli (56). Il Torino è reduce dalla vittoria con la Lazio, il Napoli da quella con l’Atalanta. I padroni di casa sono in una discreta posizione di classifica e faranno a meno solo di Birsa e Brighi. Il Napoli, invece, deve inseguire la Juventus ma anche stare attento a non perdere il secondo posto, dato che il Milan dista 2 punti. Fuori il portiere De Sanctis ed il difensore Campagnaro, ce la fa Behrami. Gli ospiti sono favoriti, ma le assenze dei partenopei potrebbero pesare. All’andata finì 1-1 con il retropassaggio errato di Aronica che favorì il pareggio di Gianluca Sansone.
Udinese (41)-Bologna (35). L’Udinese è reduce dalla sconfitta col Catania, che ha azzerato definitivamente le ambizioni europee dei friulani. Contro il Bologna fuori solo Pinzi. Il Bologna, che staziona in una posizione di classifica tranquilla, dopo tre vittorie consecutive si è dovuto arrendere alla Juventus. Contro l’Udinese mancheranno i calciatori chiave Diamanti e Perez oltre a Natali, Paponi e Riverola. Locali favoriti.