La trentunesima giornata di Serie A vede la conferma di tre squadre: Atalanta, Napoli e Sassuolo. Risorgono Roma e Torino. Leggero passo indietro della Fiorentina.
Partiamo proprio dalla squadra di Iachini. Ci si aspettava una prova con maggiore incisività e cattiveria, ma qualcosa non ha girato. Infatti, il migliore è il portiere viola, Bartlomiej Dragowski: salva tutto, abbassa la saracinesca. È reattivo ed istintivo.
Il Napoli e Hirving Lozano hanno trovato il legame giusto. Entra e decide la partita: cattiveria, senso del gol e velocità nei momenti. Insomma, l’attaccante messicano aggiunge quella benzina in più che serviva alla squadra di Gattuso per conquistare altri tre punti e continuare il trend positivo. Continua a dare fastidio in ripartenza e prova anche a sacrificarsi senza palla conquistando falli importanti. Un’altra risposta importante.
L’Atalanta è senza freni e vince da grande squadra. Una notte da terzo posto tutta meritata. L’uomo in più si chiama Rafael Toloi. Il difensore brasiliano fa la solita partita sontuosa dietro e in più spinge la Dea a sognare. Trova la rete di testa e sblocca la partita: attento, dinamico e puntuale quando viene chiamato in causa. Va sempre alla ricerca nell’anticipo e osa proiettarsi in avanti, diventa un giocatore offensivo in caso di difficoltà della squadra.
Il Sassuolo è l’altra squadra in forma in questo momento. La squadra di De Zerbi diventa padrona e propone un ottimo calcio su un campo ostico come quello di Bologna. La pazienza è una delle caratteristiche dei neroverdi. Infatti, al momento giusto trovano la perla di Domenico Berardi. Dodicesimo gol in stagione, segna anche di destro. È lui a trascinare questo super Sassuolo: responsabilità, invenzione e duttilità.
La Roma prende lo schiaffo iniziale e poi risorge. Il protagonista è Henrikh Mkhitaryan. Il centrocampista armeno sale in cattedra nel momento più difficile della squadra: prende in mano la situazione con la rete del pareggio (ottava stagionale) e fornisce l’assist (quarto) del sorpasso. Abile nell’ attaccare e creare gli spazi. Fonseca torna a sorridere grazie a lui.
Infine, stesso epilogo dei giallorossi per il Torino, il quale va sotto e poi reagisce alla grande con il suo capitano, Andrea Belotti. Quinto gol di fila, il più importante, quello che vale una vittoria pesante in ottica salvezza. Solita grinta, cuore e sacrificio. Insomma, il Gallo rispecchia in pieno la figura del capitano modello da seguire. L’ultimo ad arrendersi ed è capace di tirare fuori dal tunnel la sua squadra: la rete del sorpasso, non è un caso, la sigla lui. Scaccia le paure e fa ritornare la tranquillità.
A CURA DI: FRANCESCO QUATTRONE