Sassuolo, un modello da secondo posto

Il Sassuolo ha raggiunto finalmente il gap mancante. I neroverdi sono cresciuti sotto il profilo mentale, tecnico e consolidato il gruppo. Il capitano di questa nave è Roberto De Zerbi, uno dei giovani allenatori più promettenti negli anni passati, ora diventato maturo, una certezza grazie al suo Sassuolo. Un’evoluzione fatta passo dopo passo e insieme: programmazione e identità. Il suo modo di giocare si focalizza principalmente sul divertirsi e avere la mente libera. I risultati? Si vedono eccome, secondo posto. Altra qualità acquisita è il saper soffrire e allo stesso tempo avere la forza di reagire. Una macchina perfetta, anche, grazie al lavoro della società che ha messo a disposizione elementi funzionali per gli schemi di De Zerbi. Il Sassuolo non deve nascondere ma navigare a luci spente senza caricarsi di responsabilità.

A CURA DI: FRANCESCO QUATTRONE