Roma, la brutta abitudine di ricadere negli errori già commessi

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Storia vista e rivista, passano gli allenatori, i direttori sportivi e forse le società ma a mancare e’ sempre la pazienza. La Roma sta attraversando il periodo più brutto della stagione con la qualificazione alla prossima Champions che sembrava alla portata e invece rischia di complicarsi maledettamente dopo l’ennesimo scivolone di Bergamo.

La sterilità offensiva, le crepe nello spogliatoio, il passaggio di proprietà in corso che logicamente condiziona e non poco le scelte dentro e fuori dal campo. Mettere in discussione l’attuale direttore sportivo Gianluca Petrachi non serve, il rapporto sarà anche ai minimi termini, ma uno dei maggiori artefici della grande scalata del Torino, che ha dimostrato anche in questa stagione di enormi difficoltà di saper comunque regalare a Fonseca dei buoni innesti senza intaccare il bilancio, mantenendo la sua identità, schietto e sincero, senza particolari giri di parole, amando i fatti più che le parole, meriterebbe ancora tempo. Si, proprio i fatti ad oggi non gli stanno dando ragione, ma la traccia di un direttore sportivo e’ davvero difficile vederla dopo la prima stagione, serve tempo e equilibrio, possibilità di sbagliare e muoversi a trecentosessanta gradi.
Ecco probabilmente Petrachi non avrà ancora molto tempo per dimostrarlo, ed un nuovo direttore sportivo in casa giallorossa arrivera’, però il brutto vizio di ricadere nei propri errori non fa bene, il futuro cosa riserverà ai giallorossi?