Rivoluzione Juventus, i pro e i contro

Mario Gotze Bayern 2015In questa sessione di mercato la Juventus sta sensibilmente rinnovando il suo organico. Via dei leader come Pirlo, Vidal e Tevez, a cui si aggiungono le cessioni di Storari, Pepe, Ogbonna e Sorensen, e dentro alcuni elementi comunque esperti, come Khedira e Mandzukic, oltre a Neto e i giovani Rugani e Dybala. Il mercato non è affatto concluso e i bianconeri cercano almeno un terzino ed un trequartista. Un esterno difensivo è necessario, dato che Evra, titolare a sinistra, ha 34 anni e per questo motivo si cerca un elemento più giovane da affiancare al francese. La pista principale porta ad Alex Sandro. Il terzino sinistro del Porto, se preso a costi contenuti, sarebbe un buon colpo, considerando anche che è un ’91. Questo acquisto, inoltre, permetterebbe ad Asamoah di tornare ad essere utilizzato principalmente come centrocampista, ruolo che il ghanese predilige. I fari, però, sono tutti puntati sul trequartista: Marotta e Paratici cercano un giocatore di alto livello e ancora relativamente giovane. Draxler non convince molto, in quanto nelle ultime due stagioni ha saltato ben 40 partite per problemi fisici; De Bruyne si sposerebbe bene con il gioco di Allegri, ma bisognerà valutare se è pronto per un grande club, in quanto con la maglia del Chelsea non impressionò. Un discorso a parte merita Mario Götze. Il match winner della finale dei Mondiali 2014 è un calciatore con grande esperienza internazionale e due anni fa trascinò il Borussia Dortmund alla finale di Champions League. Il rapporto di Götze con Guardiola non è idilliaco, anche perché il tedesco non è molto adatto al gioco del tecnico spagnolo: nonostante ciò, però, l’ex Borussia ha segnato ben 30 reti con la maglia del Bayern nelle ultime due stagioni. Götze sarebbe l’unico in grado di non far rimpiangere Vidal ai tifosi juventini.

Con i vari addii la Juventus ha perso molti uomini importanti per quanto riguarda lo spogliatoio: Vidal, Tevez e Pirlo, così come anche Storari e Pepe, erano dei leader anche fuori dal campo. Per il rendimento della prossima stagione sarà dunque importante ingaggiare un giocatore con una forte personalità per non rischiare l’effetto “Milan 2012”.