In Italia l’attesa è tutta per la partita di Monaco, ma non è l’unica sfida che oggi farà lustrare gli occhi agli amanti del grande calcio. Al Parco dei Principi, infatti, andrà in scena PSG – Barcellona, una sfida che va oltre il semplice pass per le semifinali di Champions League. E’ la sfida tra i marziani del Barcellona e il “novellino” PSG, tra un’idea di calcio che ha preso vita e una squadra costruita a suon di quattrini. E’ Ibrahimovic contro Messi, è Ancelotti contro Villanova. Ogni sfida nella sfida presenta il suo fascino, e rende questa gara un’attrazione irresistibile per tutti coloro che amano questo sport. E’ sufficiente pensare che su internet si trova chi è disposto a pagare 1.200 euro pur di sedere allo stadio. I favoriti sono, naturalmente, gli spagnoli, ma in gare come questa può succedere di tutto, e quando in campo scendono campioni come Lavezzi o il succitato Ibrahimovic, la sorpresa è sempre dietro l’angolo.
IBRA E MESSI – La sfida tra due dei più grandi giocatori del pianeta merita un approfondimento. Ibra sfida il suo passato in un terreno per lui sfavorevole: quello della Champions League. La coppa dalle grandi orecchie, infatti, sembra prendersi gioco di lui da anni, e lo svedese vorrebbe spezzare questa maledizione, coronando il sogno a lungo rincorso. Messi, dal canto suo, ha appena firmato un altro record (segnare consecutivamente a tutte le 19 squadre della Liga) e ora vuole continuare a inanellare successi europei. Lionel è il favorito, ma Ibra vuole fare lo scherzetto. L’UEFA gli ha ridotto la squalifica consentendogli di esserci, non deve sprecare questa occasione.
VILLANOVA E ANCELOTTI – Ancelotti è il secondo allenatore dopo Mourinho a giocarsi i quarti di Champions con 4 squadre diverse: Juventus, Milan, Chelsea e ora PSG. Del Milan Carletto (o Carlettò, come lo chiamano ora i suoi tifosi) vorrebbe imitare la gara d’andata, ma è difficile che il Barça decida di fare una passeggiata di piacere al Parco dei Principi, come aveva dato l’impressione di voler fare a San Siro. La superficialità ha già fatto rischiare una volta i blaugrana, ripetere gli stessi errori sarebbe un harakiri. Stavolta, inoltre, a guidarli ci sarà Tito Villanova e non il suo secondo. Tutto il mondo del calcio saluta il ritorno in panchina dell’allenatore, che sconfitta una terribile malattia torna al suo posto, a guidare i suoi uomini e a trasmettere loro la stessa forza che lui ha mostrato di avere in una partita molto più importante. Resta da vedere se Ancelotti gli rovinerà la festa, o se Messi gli faranno il regalo più bello.
Quel che è certo è che stanotte il Parco dei Principi sarà illuminato dalle stelle.