Rivoluzione doveva essere, rivoluzione è stata. Il Padova si è preso fino a questo momento la scena sul mercato di Serie B. I biancoscudati dovevano cambiare volto alla propria rosa dopo un mercato estivo che ha portato in Veneto più scommesse che certezze. Il dg Zamuner ha lavorato sodo in questi giorni ed ha portato alla corte di mister Bisoli ben otto colpi. La difesa è stata completamente rivoluzionata a partire dal portiere con Minelli al posto di Perisan (vicino al ritorno all’Udinese). Cambia la linea difensiva con Morganelli, Cherubin, Andelkovic e Longhi e parte del centrocampo, rinforzato con gli inserimenti di Lollo e Calvano. In attacco c’è Mbakogu, anche lui però al momento è una scommessa dopo una prima parte di stagione passata ai box, da svincolato. Da segnalare anche le cessioni di Contessa, Cisco, Minesso e Pinzi e tanto c’è da lavorare in uscita tra Chinellato, Guidone e Sarno. Manca però secondo me la ciliegina: serve un Bomber. Si, con la B maiuscola. In grado di caricarsi la squadra sulle spalle e di segnare gol pesanti. Ma fino a questo punto il mercato è stato positivo, il campo però darà il verdetto finale, come al solito. Senza dimenticare che a gennaio, in Serie B, inizia sempre un altro campionato.
Dal Padova a Crotone. Da una faccia della medaglia all’altra. A Crotone doveva essere rivoluzione ma così non è stato. Fiducia alla rosa che ha iniziato la stagione? A mio avviso non credo. Anche alla luce delle cessioni eccellenti, e delle prossime che potrebbero arrivare. Hanno salutato la Calabria in queste ore tre pezzi importanti come Faraoni, Stoian e Budimir. Tre tra gli uomini utilizzati da Stroppa prima e Oddo poi. In entrata c’è stato il solo acquisto di Tripaldelli. Il terzino ha molta qualità ma è ben poco. Si parla di Pettinari (inizialmente inserito in uno scambio con il Lecce), Spolli per la difesa ed un idea Capezzi per il centrocampo, come riportato anche dalla redazione di Calciomercato Report. Sembra quasi che regni confusione a Crotone, come in estate. Persa sperando in un ripescaggio dei tribunali mai avvenuti. Serve qualche colpo per dare una linfa una squadra che è scesa in campo nell’ultimo mese con qualche timore di troppo. In grado di far fare un salto di qualità ad una squadra che ha pagato, a carissimo prezzo dal punto di vista psicologico, la retrocessione della passata stagione. Mancano ancora due settimane alla fine del mercato, vedremo se questa “confusione” che regna a Crotone sia solo apparente.
A chiusura di questo editoriale piccolo focus sul Primavera e sulla vittoria in rimonta dell’Inter contro l’Atalanta nel big-match dello scorso weekend. Per i nerazzurri di Milano è un ottimo colpo, un toccasana per le proprie motivazioni dopo una prima parte di stagione difficile e chiusa, a fine dicembre, sotto la soglia play-off. Ben lontano dai propri obiettivi. L’assenza di coppe da affrontare fino al Viareggio può permettere a mister Madonna di lavorare con continuità ed oliare ancora i meccanismi apparsi arrugginiti negli ultimi mesi. Il solito Colpani non basta all’Atalanta, raggiunta in testa dal Torino.
Ah. Finalmente da domenica torna il calcio giocato, quello vero. La Coppa Italia, con tutto il rispetto, è solo stato uno spuntino lontano dai pasti. No italiani vogliamo esultare per il campionato e commentarlo la mattina successiva al bar. Il calciomercato è bello ma il calcio giocato ancora di più. Buon proseguo di settimana.
A cura di Angelo Zarra