In Serie A le cose sembrano abbastanza delineate, in Serie B molte squadre sono rimaste indietro e nelle ultime ore sono in cerca della famosa “occasione”. Ogni anno mi chiedo come sia possibile che ci si riduca fino all’ultimo per chiudere la campagna acquisti. Misteri del calciomercato. Ammiro per questo il direttore sportivo del Cittadella Federico Marchetti. Lui tutte le operazioni, che sia estate o inverno, le chiude almeno per l’inizio della preparazione. Al massimo qualche colpo lo chiude dopo, per puntellare la rosa. Anche questa volta il diesse dei granata ha lavorato egregiamente. Da riparare c’era da riparare ben poco, ha sostituito il partente Strizzolo con Moncini in cerca di riscatto dopo una prima parte di stagione passata a guardare Antenucci e compagni dalla panchina alla Spal. Si è tolto la tuta e sabato scorso ha subito infilato Castori, suo allenatore a Cesena l’anno scorso. Diaw è un acquisto di prospettiva ma con l’Entella ha iniziato il campionato molto bene.
Cosa ci dobbiamo aspettare in questi ultimi due giorni. Ve lo dico con molta franchezza. Aspettatevi di tutto. Perché il mercato di Serie B è sempre ricco di variabili. Il Pescara cerca una punta, la dirigenza non può far partire Monachello e lascia a disposizione di Pillon il solo Sottil. Un ragazzo dalle ottime qualità ma comunque alla prima e vera esperienza tra i professionisti. Da Salernitana e Foggia mi aspetto tantissimi movimenti, sia in entrata che in uscita. I granata sistemeranno l’attacco con uno o due colpi e lasceranno partire Bocalon. Per me è un errore, soprattutto se si va a rafforzare una diretta concorrente ai play-off. Ma ne parleremo presto. I rossoneri sistemeranno invece la difesa. Perugia chiude con l’acquisto di Cacciatore, in naftalina a Verona sponda Chievo nella prima parte di stagione. Il Palermo? La situazione da sistemare è lontano dal campo, a livello societario. Non mi aspetto grandi colpi da Foschi, c’è da riparare poco a livello di rosa. Le voci di un cambio di guida tecnica, l’ennesimo, non aiuta la squadra. Ma ne parleremo presto. Intanto sabato ha esordito Kevin Cannavò, uno dei cinque giovani di cui vi ho parlato in qualche editoriale fa. Ma lo dico così, non voglio di certo vantarmene.