Pesanti dichiarazioni di Mario Ferri per SoccerWeb24

falcoBRASILIA – Contattato in esclusiva dalla redazione di SoccerWeb24, Mario Ferri, detto “Il Falco”, noto invasore di campo protagonista nel Mondiale con la sua invasione durante Belgio-Usa, ha dichiarato:

Mario, l’ennesima invasione, sei partito per il Brasile dicendo ai tuoi fans che andavi per conto di una famosa rivista in Brasile come inviato, avevi già programmato l’invasione?

”Sono andato davvero a fare il reportage sulle favelas. Ho unito utile al dilettevole. Ho fatto anche invasione”.

Sulla maglietta avevi dei messaggi importanti, cosa ne pensi dei fatti accaduti nella finale di Coppa Italia, che hanno riguardato Ciro Esposito?

”Penso che sono cose che uccidono lo sport, è una storia tragica ma emozionante perchè ha unito una città intera nel dolore… Io che sono romantico queste cose le sento mie”.

Era molto che non facevi un’invasione. Sembrava avessi voltato pagina, sei stato vicino a fare l’inviato per un noto TG satirico. Cosa ti ha spinto a ritornare sul campo di calcio?

”Nella vita bisogna provare di tutto per accresce il proprio bagaglio culturale, allora non mi escludo mai nulla… Sono tornato perchè mi è venuto dal cuore fare un’invasione per un ragazzo scomparso, il quale è stato sì amato dalla sua città, ma anche attaccato dai media, che sono tutti una mafia. Il mio gesto spontaneo, ma soprattutto contro il potere, mi rende orgoglioso di aver portato il suo nome a conoscenza di tutto il mondo. Ne parlano anche qui in Brasile”.

Ti sei visto attaccare in poche ore dalla Fifa, dall’Ansa e da altri media, sei stato definito “senza vergogna” e ancora “il peggiore esempio”. Cosa rispondi alle persone che ti hanno criticato in queste ore?

”La FIFA non può parlare perchè è una mafia, qui in Brasile la odiano tutti. Ha speso miliardi per gli stadi, ma la gente affianco muore. L’Ansa e gli altri rotocalchi fanno parte del potere, sono venuto in Brasile e ho fatto un’invasione pacifica, con due bei motivi, poi ho donato la sedia del misfatto (quella usata per fingere il ginocchio fratturato, che gli ha permesso una postazione dalla quale era più facile entrare il campo n.d.r.) all’ospedale, la maglia in beneficienza, e ho visto con i miei occhi la sofferenza di questo popolo, i media che fanno? Si attaccano e battono chiodo sull’unico errore che ho fatto: sedermi sulla sedia a rotelle. Perciò vorrei chiarire che sono entrato con biglietto tifoso normale, gli agenti FIFA non controllano mai bene, sulla sedia ci sono rimasto due secondi per arrivare a bordo campo, e avendo un biglietto comunque non ho tolto il posto a nessuno… Perciò mi pento e chiedo scusa per il mezzo, ma il fine ne valeva la pena… Le mie battaglie le voglio portare in fondo sempre”.

Ora ci sarà il processo, speri di cavartela con una piccola multa e qualche giorno di prigione, o temi di peggio?

”Già sono stato condannato a lasciare il Brasile, qualsiasi condanna sarà annullata perchè entro 3 giorni devo lasciare il Brasile”.