Carlo Pellegatti è intervenuto ai microfoni di Free Italia TV. Ecco l’intervista completa.
Sul futuro di Donnarumma: “Non ci sono passi avanti, si è in una situazione di stallo. Il Milan ha la sua offerta che Donnarumma ha nel cassetto di 8 milioni. Il problema non riguarda la durata. Sembra dalle voci che ricorrono che lui ne voglia non meno di 10. La domanda è: c’è una squadra che ha offerto 10? Si faceva il nome della Juventus, che però ha i problemi di Pirlo e Paratici il cui futuro è incerto, quindi che Juve ha fatto l’offerta a Donnarumma? Esiste questa Juve? Penso che si saprà di più dal 24 maggio”.
Sul calo del Milan: “I motivi sono tanti. Non è un problema di fiato ma di testa. La squadra non ha fatto risultato e l’abbassamento del morale influisce anche sulle gambe. Penso abbia inciso l’assenza troppo lunga di Ibra, già negli ultimi allenamenti si parla di un Milan rinvigorito grazie a lui. Mi auguro che con il ritorno di Ibra oltre alle trame che si sono viste ci siano anche una concretezza maggiore sotto porta, una manovra più pericolosa e una ventata per i giocatori sfiduciati. In questo senso la partita col Benevento diventa fondamentale”.
Su cosa serve per uscire dal momento no: “Serve una vittoria rotonda che ti fa andare a Torino con un morale più alto, poi se Atalanta, Napoli e Juve non vincessero contro Sassuolo, Cagliari e Udinese aiuterebbero dal punto di vista del morale. È una lotta punto a punto, si può anche essere avanti due punti e poi si rivoluziona tutto. Bisogna giocarsela e portare a casa i tre punti senza tabelle, vincendone il più possibile per poi vedere dove si è in classifica”.
Sul calo di Tomori: “Quando le cose non vanno si parla di Pioli via, Tomori giocatore normale, rinnovo inutile a Ibra. Bisogna rispondere sul campo coi risultati altrimenti si dà ragione a chi fa il funerale al Milan. Gli scarafaggi scappano appena arrivi la luce, se non li allontani coi risultati hanno ragione a rimanere. Tomori risente anche dei numerosi 1 contro 1, prima non capitava, ha fatto errori anche in precedenza, però la compattezza di difesa e centrocampo evitavano problemi”.
Sul vice-Ibra: “Quando i prezzi salgono a 30/40/50 milioni non sono prezzi da Milan. Sbaglia chi si chiede perché affidare l’attacco ad Ibra: l’attacco non sarà affidato a Ibra, che sarà uno dei due attaccanti centrali. Le figure che sono state individuate sono un over 30 o un ragazzo. Il tentativo Mandzukic era un’idea giusta, adesso è facile criticare l’acquisto ma tutti erano d’accordo che fosse il giocatore ideale per carisma, fisicità e senso del gol. Nessuno pensava fosse così indietro, diceva di stare bene ma un conto è la partita e uno la corsa. Successivamente ha avuto un infortunio e una ricaduta, quindi è chiaro che il Milan ha perso l’alternativa a Ibra”.