Un campionato infinito che come ci eravamo detti un paio di settimane or sono poteva ancora regalare sorprese. E così puntualmente è stato. Da due, lunghezze di vantaggio, la Juve Stabia è scesa ad un solo punticino (65 a 64) e domenica al “Menti” ci sarà lo scontro diretto contro un Trapani che ha tutta l’intenzione di tentare il sorpasso. Una crisi di identità inaspettata quella dei ragazzi di Caserta, a secco di vittorie da tempo dopo l’indigestione dei mesi scorsi. Un letargo preoccupante che adesso rischia di trasformare definitivamente Dr Jekyll in mister Hyde. Per la gioia del celebre romanziere ottocentesco Robert Stevenson ma soprattutto di Italiano e del Trapani tutto. Con la possibilità di centrare la finale di coppa Italia ed il morale a mille per la scalata compiuta; ad un passo dalla cima. E di solito nel calcio chi insegue, a questo punto della stagione, ad un mese dalla conclusione è sempre favorito perché mentalmente più carico, più positivo rispetto a chi inizia a sentire la terra tremare sotto i piedi. Spettatore interessato del duello, il terzo incomodo, l’amante perfetto, il Catanzaro (a quota 57 e con una partita in meno) che due settimane or sono sembrava morto e sepolto per la corsa al primo posto ed ora invece, battendo la Virtus Francavilla, potrebbe ancora sognare in grande se da Castellammare arrivasse un bel pari. L’effetto Novellino a Catania è già svanito; dopo sei punti contro due corazzate i siciliani si sono sciolti nei turni successivi fallendo clamorosamente anche il match da recuperare in casa contro una Viterbese rigenerata dalla cura Calabro. Servirà l’ennesima scossa per cercare di smuovere gli etnei e non mandare in depressione i tifosi altrimenti addio sogni di gloria. Al momento dopo il secondo k.o. interno in campionato anche il terzo posto si allontana, in favore proprio dei ragazzi di Auteri che erano stati gli unici a vincere al “Massimino” in stagione. Il successo ottenuto Nell’ultimo turno contro una Cavese che arrivava a 10 risultati consecutivi ha ridato nuova linfa vitale alle Aquile che trascinate da un grande D’Ursi sono ancora vive e, pur consapevoli di doverle vincere tutte e sperare in qualche passo falso, sognano di arrivare alle 5 maggio e giocarsi tutto in casa contro il Trapani.
Anche la lotta per giocarsi le ultime posizioni utili a disputare i play off è molto concitata ed incerta. Tutte all’assalto di un piazzamento di prestigio nella griglia della post season. Provano a prendersi, a rincorrersi. Anche il Potenza, attualmente quinto con sette punti di vantaggio sulla decima, non può stare tranquillo. Per quanto riguarda le squadre calabresi, tutte hanno ottime possibilità di centrare la griglia per giocarsi i playoff. A parte i giallorossi che comunque vada a finire il torneo regolare, sono già nella griglia, sia la Vibonese che Rende e Reggina possono arrivare nella top ten. Tre storie differenti. Quella di chi è tornato nel professionismo dimostrando coerenza sia in sede di mercato che nelle scelte tecniche. La storia dei biancorossi impressionanti nella prima parte di stagione, arrendevoli nella seconda ma pur sempre vivi. Mentre per gli amaranto si è trattata di un’annata iniziata nell’odissea prima uscire dal tunnel e ritrovare la luce. Chi non aveva proprio preventivato di trovarsi in una situazione del genere ad inizio stagione è la Casertana, passata qualche settimana fa in mano a mister Pochesci. 41 punti in classifica, una sola lunghezza di vantaggio su Cavese regine rende ed appena due sulla sicula Leonzio. Una stagione da buttare se non si entrerà almeno nelle prime 10 con il solo Castaldo a salvare la faccia.
Bagarre anche nelle zone rosse del campionato. Prima il cambio di regolamento dei play-out e la relativa normativa sulle retrocessioni. Poi la decisione di ieri da parte del Tribunale Federale di infliggere tre punti di penalizzazione al Bisceglie e due a Rieti e Siracusa, per quanto riguarda il girone C. Così si riaccende una piccola speranza per la Paganese di Erra che al momento retrocederebbe in serie D avendo più di otto punti da recuperare sul Bisceglie senza quindi che vengano disputati i play out. Penalità che sicuramente hanno vanificano lo sforzo compiuto in queste settimane dal Rieti di Capuano (capace in serie di battere il Catanzaro, pareggiare contro la Juve Stabia e piegare la Reggina) ma anche dallo stesso Bisceglie in netto miglioramento in questa parte finale del torneo.
Sempre nella giornata di ieri la lega Pro ha reso noto il calendario della Fase Finale del Campionato Serie C per la stagione sportiva 2018-2019. Si partirà con i Play off di girone: 12 e 15 maggio. I Play off nazionali prenderanno il via nei giorni 19, 22 e 29 maggio, 2 giugno. Mentre le Finali si disputeranno 8, 9 (andata), 15 e 16 giugno (ritorno). Per quanto riguarda i Play out: 18 e 25 maggio, 1 e 8 giugno.
Prima però ci attende un mese di passione; di sicuro, una domenica che lascerà il segno. Il capitolo 34 ci dirà se le Big four del girone C continueranno ad essere protagoniste fino alla fine. Se il romanzo gialloblù di colpo si trasformerà in un thriller. Ci sarà il colpo di scena? Chi sarà l’assassino? Mancano poche pagine da sfogliare ma la curiosità di sapere come andrà a finore miscelata alle tensioni, alle speranze. Alla passione per questo fantastico ed imprevedibile sport. Entusiasmante tra chi tenta di scappare e chi prova a prenderlo.
Matteo Pirritano