Si riparte tra nuovi proprietari, fallimenti ed auricolari. Con il mercato protagonista
Ci siamo lasciati con un bellissimo finale di 2018 con un girone C spettacolare, pieno di emozioni e contraddizioni.
Ci ritroviamo tra nuovi proprietari, fallimenti societari ed auricolari. Con il mercato ovviamente protagonista. È stato il mese dellla Reggina. Abbandonata al proprio destino, senza campo d’allenamento, senza stadio, senza soldi, fuori da tutto; gli amaranto ora sono più vivi che mai. Tutto questo grazie ad una nuova proprietà, con obiettivi importanti, testimoniati dalla frenetica ma inicisiva campagna acquisti delle ultime ore. A proposito del calciomercato. Scopriremo in questo 2019 nuovi volti pronti ad infiammare il torneo. Da Torromino a Castellammare, a Di Piazza a Catania, fino a Bianchimano a Catanzaro, ma non solo. Tra chi doveva rivoluzionare e chi giusto puntellare il gruppo, il mercato è stato protagonista e resterà sullo sfondo accompagnandoci fino a fine mese.
Ma ora sta per tornare a rotolare il pallone. Si torna in campo. Dopo la sosta tocca al campionato. Tutti a caccia della Juve Stabia, fuori statistica, fuori categoria nella prima parte di stagione. In primis ci si aspetta il ritorno del Catania, la vera fuori serie di questo torneo, mancata nella prima parte. Ma gli etnei sono lì, hanno un grande organico e voglia di andare a prendere le vespe gialloblu. Altre due inseguitrici dei campani si sfideranno invece nel big match di questa seconda giornata di ritorno. Al “Ceravolo” sarà derby di Calabria tra Catanzaro e Rende. Due assolute protagoniste per risultati ottenuti e gioco proposto fin qui. Separate da soli tre punti, entrambe proveranno a vincere per restare lì in alto. Dove si trova anche il Trapani. I siciliani sono partiti fortissimo, rallentando nella seconda parte del girone d’andata. Vedremo se i ragazzi di Italiano si confermeranno in questo 2019. Il sogno promozione, assolutamente utopico ad inizio stagione, è ancora a portata di mano. Chissà invece se a Caserta, dopo un mercato stellare ed un campionato fin qui anonimo contraddistinto da forti tensioni nella squadra e tra proprietà e tifoseria, si potrà percepire un po’ di equilibrio, parola fin qui sconosciuta ai falchetti.
Ritroviamo anche Eziolino Capuano che dopo aver sfiorato la panchina della Casertana prima e de Bisceglie dopo, ha accettato la sfida Rieti. Una squadra che si trova nel limbo del torneo, a galleggiare tra la zona play-out e quella play-off. Anche qui un nuovo proprietario ha portato non solo Eziolino in panchina ma anche grande entusiasmo e speranze ad un ambiente in difficoltà. Vedremo se i laziali diranno la loro in questa seconda e decisiva parte di stagione. Sicuramente ci sarà grande curiosità nel vedere la Reggina, con un nuovo proprietario, in una nuova organizzazione societaria che si è resa subito protagonista del mercato invernale. Il progetto è completamente cambiato rispetto al recente passato. Da una squadra composta da giovani, alcuni molto interessanti, all’arrivo di tanti calciatori di esperienza, tra cui Baclet via Cosenza e Strambelli dal Potenza. Il pubblico di Reggio potrà così rivedere la squadra allenarsi al Sant’Agata, giocare le partite in casa al “Granillo” e soprattutto ritrovare quella serenità che si era perduta in questi mesi. Chi invece non ce l’ha fatta è stato il Matera. Nei giorni in cui ufficialmente la città lucana diventa capitale europea della cultura, vanto e lustro per noi italiani, muore il calcio nella città dei sassi per colpa di gestioni scellerate, di avventurieri mascherati da presidenti. Un vero peccato per i tifosi, per i giocatori e per tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport. Il problema dopo l’ennesimo fallimento rimane e non riguarda solo il girone C, vedi la Pro Piacenza. Se son fallite oltre 50 squadre in quasi 10 anni un motivo ci sarà. Bisogna trovare immediatamente la soluzione altrimenti continueremo a raccontare di campionati irregolari e tifoserie estinte.
Altra novità del 2019 saranno gli auricolari. Ebbene si, anche la terna arbitrale, in serie C potrà comunicare durante la gara senza doversi rincorrere in campo per prendere una decisione. Tecnologicamente resta un campionato inferiore dove gli arbitri non possono permettersi di infortunarsi. Già perchè se in massima serie ci sono 67 arbitri che controllano ogni secondo del gioco, in terza serie non è presente neanche il quarto uomo ed ancora oggi assistiamo a gare dove per infortunio, un guardalinee o il direttore di gara, vengono rimpiazzati dai dirigenti delle due squadre. Come nei campionati esordienti. Almeno adesso è arrivato l’auricolare anche in serie C, in attesa che la Lega goda di maggiore considerazione e rispetto gioiamo per l’avvento degli auricolari ma soprattutto per il ritorno del campionato. E si ripartirà fortissimo con due turni, tra domenica e mercoledi, da seguire senza sosta, in apnea. Con il calciomercato sullo sfondo.
Matteo Pirritano