Non è mai abbastanza

inter evidenzaMi trovo a scrivere queste poche righe few minutes after la sfortunata disfatta dell’Inter a San Siro. Sinteticamente, la squadra di Mancini se l’è giocata contro un Torino abbastanza chiusto, volto più al difendere che all’offendere. Sotto il sole milanese, comunque, gli uomini nerazzurri danno prova di essere comunque squadra che cerca la vittoria prima di tutto, una mentalità che finalmente trova conferma. Senonché, appunto, non ci si trovi davanti una squadra chiusa e ben organizzata, come lo è stato oggi il Torino. Andiamo con ordine: nel primo tempo non succede tantissimo, le squadre si studiano e a sprazzi ci provano (entrambe), da ricordare comunque i tentativi di Podolski per l’Inter e Martinez per il Torino. Al tramonto della prima frazione però Andreolli si stira nel tentativo di rinviare un cross ed è costretto all’uscita. Sarà la prima delle due defezioni che colpiranno la squadra nerazzurra, dopo le già risapute assenze di Juan e Medel. Entra Ranocchia all’alba del secondo tempo al posto dell’ex Chievo ma tempo dieci minuti e si fa male anche D’Ambrosio che mette male la gamba a terra e con tutta probabilità si procura uno stiramento, al suo posto dentro Shaqiri. Soluzione molto offensiva, che costringe Kovacic davanti alla difesa e Kuzmanovic a destra, in difesa. Offre molti spunti comunque lo svizzero, che però con l’andare avanti del match si accende e spegne ad intermittenza. Donkor entra al posto di Podolski e gli equilibri tornano stabili, col giovane difensore a destra e Kuzmanovic al fianco di Guarin, con Kovacic dietro ad Icardi insieme a Palacio e Shaqiri. La gara prosegue, l’Inter fraseggia (e anche bene) ma fatica a trovare la giocata negli ultimi trenta metri, cosa sulla quale dovrà sicuramente lavorare Roberto Mancini. Emerge il Torino al minuto 94. Angolo sul fronte sinistro d’attacco granata, cross sul primo palo, Maxi Lopez anticipa Icardi (!), spizza al centro per Moretti che tutto solo insacca.
Una beffa incredibile, con l’Inter che oggettivamente non meritava di pareggiare, tanto meno di perdere.
Cosa è mancato? Già detto, il guizzo negli ultimi 30 metri, quello che Mancini sperava venisse fuori con l’ingresso di Shaqiri. Cosa manca ancora? Considerato che Kuz e Guarin si sono ben disimpegnati in fase di impostazione, a mio parere manca un terzino più che un centrocampista, destro o sinistro, che possa fare bene sia la fase offensiva che difensiva. Non dico questo dopo l’infortunio che ha costretto D’Ambrosio ad uscire, ma dopo aver notato comunque in quasi due mesi che manca sempre un supporto all’esterno d’attacco in fase di sovrapposizione nel momento in cui si deve arrivare al fondo per crossare. Nomi? Al momento si fa solo quello di Darmian, ma il Torino non farà sicuramente sconti.
Nell’attesa della fine del mercato, comunque è un’Inter abbastanza soddisfacente sul piano del gioco, non di certo accompagnata dalla fortuna