Milan, tre motivi per non poter mettere in discussione il lavoro di Mirabelli

Massimo MirabelliIl rush finale per offrire maggiori certezze sul futuro e un trofeo da poter conquistare e dare un definitivo schiaffo alle critiche, cattive e ingiustificate piovute sul lavoro di Rino Gattuso e sull’operato del direttore sportivo Mirabelli. Vi spieghiamo dal nostro punto di vista, tre motivi validi per cui non può essere messo assolutamente in discussione l’operato dell’ex Inter:

1) L’aver costruito un’ossatura di squadra forte e di qualità con un mix giusto tra certezze e giovani talenti pronti ad esplodere, un mix che ha reso nel migliore dei modi grazie al lavoro certosino di Rino Gattuso. Dalle certezze e gli uomini copertina Bonucci e Biglia, fino a Conti, che solamente per sfortuna non ha potuto dimostrare tutto il suo valore, fino a Rodriguez, non spesso impeccabile ma di assoluto valore, da Kessiè, generosità e cuore con ampi margini di miglioramento, e Calahnoglu che da oggetto misterioso, si è trasformato in freccia utile nell’arco di Gattuso, e Andrè Silva, l’unico, vero enigma del mercato rossonero, il suo valore non si discute ma ha ancora la possibilità di esplodere, per concludere con l’errore a nostro avviso. Parlare con il senno del poi è sempre più semplice, ma Kalinic non ha aggiunto nulla all’attacco rossonero, ma riavvolgendo il nastro e tornando ad un’estate fa, tutti ricordiamo l’attaccante che trascinava la Fiorentina.

2) Perchè un nuovo ciclo possa essere vincente serve tempo, l’esempio lampante è la Juventus, affari che poi si sono rivelati bidoni nei primi anni di gestione Andrea Agnelli, Felipe Melo, Milos Krasic, Jorge Martienz, Eljero Elia e altri, ma la Juventus col tempo è diventata un modello di gestione in campo e fuori, con vittorie meritate sul campo, il Milan potrà tornarlo ad essere, ma non poteva accadere nell’immediato.

3) Dalla prossima stagione si vedrà il vero Mirabelli, il risultato delle attente analisi di un’anno intero di lavoro e di missioni in giro per il mondo, alla caccia di futuri crack, di affari a parametri zero e di cessioni che possano essere convenienti per non intaccare il nucleo di squadra costruito. Serve pazienza, non si può però prescindere dalla conferma di Mirabelli da direttore sportivo e Gattuso allenatore, per dare una linea di continuità e un senso al duro lavoro di anni e anni…