Campioni del calibro di Kaka, Villa, Pirlo e Giovinco continuano ad andare a giocare negli Stati Uniti, segno che il “soccer” è ormai qualcosa in più di una singolare avventura da vivere a fine carriera. Il movimento è in crescita e le buone prestazioni della Nazionale USA ne sono il sintomo più evidente, tant’è che il sogno americano riguarda ormai anche la sfera calcistica. Nel calcio globalizzato di oggi, la prospettiva appare più affascinante e sicuramente percorribile. Ricavarsi un posticino al sole nella MLS, nella NASL ( la serie B statunitense) o nella National Premier Soccer League (la serie C statunitense) è ormai l’ambizione di un numero sempre più alto di atleti. Il “soccer”, ad ogni livello, è ancora intonso e non sporcato dall’avidità di procuratori e lobby di potere e alla bravura è abbinato sempre un contratto, e viceversa. La porta di ingresso alle leghe americane si chiama tryouts, una sorta di provini indetti dalle squadre o dalle leghe. Il 4 e 5 gennaio 2016 in Italia arrivano i Miami Fusion Football Club, società dal glorioso passato nella MLS e dallo scorso anno nuovamente rimessasi in gioco a partire dalla NPSL. L’ head coach Ferdinando De Mattheis, con la collaborazione della Liberti&Partners, organizzerà i provini presso i campi del Mancini Park Hotel via Valleranello 67, 00128 Roma (Il Centro sportivo si trova a 20 minuti dall’Aeroporto “Leonardo da Vinci ” e a 30 minuti dallo Stadio Olimpico). Il costo è di 120 dollari, e comprende: 2 giorni di Allenamento e Partita, 2 pasti al giorno, e Kit di allenamento dei Miami Fusion FC. Anche se i calciatori sono tesserati in Italia o in Europa non avranno un conflitto con le squadre di appartenenza perché la National Premier Soccer League dura tre mesi (maggio giugno luglio). Per cui si fa richiesta alle società di appartenenza e si possono tesserare alla fine dei loro campionati.
“Circa 35 anni fa – racconta Ferdinando De Matthaesis- durante una vacanza a New York con mio padre partecipai ai provini per i New York Cosmos. Fui preso tra 300 partecipanti e Nel giro di un paio di settimane mi trovai in campo a fianco di campioni del calibro di Pelé Chinaglia Beckembauer, Carlos Alberto e Neeskens. Faccio questa premessa per far capire ai ragazzi che hanno un sogno americano che i sogni si realizzano. Con questa iniziativa vogliamo dare un opportunità ai tanti ragazzi che hanno il sogno di giocare nel ‘soccer’ americano e che non possono permettersi di viaggiare oltreoceano. Il calcio ormai negli stati uniti è una realtà importante a tutti i livelli. Spero che durante lo stage a Roma del 4-5 gennaio, posso trovare del talento e prospettare un futuro nel calcio americano. Ovviamente i requisiti non si limitano solamente alle abilità tecnico tattiche ma soprattutto motivazionali”.