Marotta pronto a nuove sfide

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Chiamatelo predestinato, chiamatela istituzione, chiamatelo forse, semplicemente Beppe Marotta.
Uno che a diciannove anni, quando correva l’anno 1976, era gia’ sui campi di calcio, responsabile del settore giovanile del Varese, da lì l’ascesa.
Monza, Ravenna, Como e Atalanta, mette in ordine, da la sua impronta, il bilancio sorride e i risultati, semplice no? Ma non per tutti…
Poi l’arrivo alla Samp nel 2002, dove tra tanti meriti, c’è anche quello di aver restituito al calcio italiano, Antonio Cassano, dopo il disastro dell’avventura madrilena.
La definitiva consacrazione avviene con la Juventus, dal primo giugno 2010 e’ direttore generale, con il suo braccio destro Fabio Paratici, Pavel Nedved e il presidente Andrea Agnelli riporta la Juventus in alto, di anno in anno, raccogliendo successi e rinforzando il valore del brand, raccogliendo sette scudetti, quattro supercoppe e una Coppa Italia.
Annate magiche, indimenticabili, per il Pallone d’oro dei dirigenti, che per ora attende, poi magari ripartirà per un nuovo miracolo, italiano…