Ci si chiede perché a Napoli ci sia una frattura così evidente tra De Laurentiis e una parte della tifoseria. Questo sicuramente non fa bene all’ambiente e neanche alla squadra perché questa idiosincrasia è come se creasse una certa tensione percepibile anche dallo spogliatoio. Ma da dove nasce? Soprattutto da due motivi: da diverse dichiarazioni inopportune e sgradevoli del presidente nei confronti dei napoletani e dalla sensazione che il produttore cinematografico non voglia vincere. Sulle dichiarazioni infelici rilasciate a mezzo stampa, l’ultima è di ieri, allorché ha affermato che i napoletani invidierebbero il Nord. Ma su quali basi affermare una cosa del genere? Già non corre buon sangue tra lui e una parte del tifo, dichiarazioni simili affondano ancora di più il dito nella piaga esacerbando ulteriormente gli animi. Sul mercato, sebbene si sia appena chiusa una campagna acquisti in cui il club ha mantenuto tutti i pezzi pregiati aggiungendo elementi di spessore in grado di alzare il livello di competitività dell’organico, la tifoseria non si professa soddisfatta. Ci si era illusi sull’arrivo di James Rodriguez, che sembrava un affare in dirittura d’arrivo tant’è che molti giornalisti parlavano di ufficialità imminente, e su quello di Icardi, per il quale pareva che De Laurentiis fosse disposto a svenarsi ma mancava la convinzione da parte del giocatore. La sensazione è che, con l’approdo di almeno uno dei giocatori succitati, ci sarebbe stato un altro tipo di entusiasmo, invece, l’aria che si respira è quella di sempre: “La società si accontenta del secondo posto”. Ai napoletani va dato un motivo per sognare, non va dimenticato che sono sempre quelli che riempirono il San Paolo alla prima partita in serie C contro il Cittadella, perché avevano capito che per ripartire serviva anche il loro aiuto, che sanno come rendere incommensurabile. Il tifoso è tale perché vuole vincere, non fa il contabile o il commercialista, non si accontenta di eccellere in altri campi che non siano quelli di gioco.
A cura di Maurizio Longhi