Le imprese di Ajax e Tottenham, la forza delle idee e dell’incoscienza
Devo recitare un mea culpa: ero convinto che i giovani terribili dell’Ajax non avrebbero ripetuto l’impresa di Madrid anche a Torino. Pensavo che una squadra come quella olandese, come solitamente succede a quelle contraddistinte da gioventù e sregolatezza, potesse confezionare solo una impresa, poi sarebbe stata destinata ad uscire tra gli applausi, ma sempre ad uscire. Invece, i lancieri hanno signoreggiato all’Allianz Stadium, soprattutto in un secondo tempo sontuoso, dove la Juve non è più riuscita a reggere quei ritmi. Ce l’ha fatta nei primi 45’ di gioco, passando anche in vantaggio con il solito Cristiano Ronaldo (autore dei cinque gol siglati dalla sua squadra nelle ultime tre partite di Champions), per poi subire il pari di van de Beek. È nella ripresa che si è deciso tutto, con una Juve completamente alla mercé del palleggio degli avversari, che hanno trovato il gol vittoria con lo stacco di testa di De Ligt, ma avrebbero potuto dilagare per le tante palle gol confezionate e non sfruttate. Bene hanno fatto sia Allegri che Agnelli in sala stampa ad ammettere la superiorità di quest’Ajax, e pensare che dopo l’abbinamento con gli olandesi, erano in molti a pensare che la Juve fosse già in semifinale. I giovani di ten Hag si sono imposti prima a Madrid, recuperando addirittura uno svantaggio, e poi a Torino, continuando così hanno tutto per scrivere la storia e arrivare fino in fondo. Sarebbe uno scenario clamoroso, nessuno ci avrebbe scommesso neanche mezzo centesimo all’inizio, eppure tutti non possono fare altro che spendere peana per una squadra capace di rubare l’occhio e ridicolizzare avversarie molto più quotate. Tanta amarezza serpeggia in casa Juve, che ha visto sfumare il grande obiettivo stagionale, per il quale era stato acquistato anche Cristiano Ronaldo, specializzato in materia. Proprio nell’anno in cui si sognava il Triplete e si pensava di avere tutte le carte in regola per centrare tale sogno partendo ovunque con i favori del pronostico, ci si deve accontentare “solo” del campionato, dove tra l’altro è sempre mancata la concorrenza.
Stagione fallimentare per la Juve? Forse è esagerato etichettarla in modo così brutale, ma sicuramente ha preso una piega inferiore alle aspettative e, con la Fiorentina, si festeggerà la vittoria dell’ottavo scudetto di fila con la tristezza nel cuore. Inevitabilmente, si parla anche della situazione di Allegri, rimarrà sulla panchina bianconera o ci sarà un cambio al timone? Martedì sera, nel post-gara, si è parlato di una sua permanenza, sarà veramente così o bisogna attendersi nuovi scenari in tal senso? Sicuramente una parte della tifoseria chiede la testa del tecnico livornese considerando al capolinea la sua avventura a Torino. Nel calcio non esistono risultati scontati, si pensava che ci sarebbe stato uno Juve-Manchester City in semifinale, invece, ci sarà un intrigante Ajax-Tottenham. Gli Spurs si sono qualificati all’Etihad Stadium alla fine di una partita più emozionante che mai. 4-3 per gli uomini di Guardiola il risultato finale, nel recupero lo stadio era esploso per il gol qualificazione di Sterling, la gioia era incontenibile e si leggeva la delusione sul volto di Pochettino. Solo un anno fa, i Citizens avrebbero festeggiato il passaggio alla semifinale, invece, da questa stagione c’è il Var che, per quanto utile, è anche crudele. Il gol era viziato da un fuorigioco e lo strumento tecnologico ha riconsegnato la qualificazione al Tottenham. Una pioggia di emozioni. Sono due le curiosità: gli Spurs sarebbero addirittura usciti dalla Champions ai gironi se l’Inter avesse battuto in casa il Psv già eliminato e, in campionato, sono dietro il City di addirittura sedici punti, eppure hanno creduto di potercela fare contro la corazzata di Guardiola e hanno avuto ragione. Chissà chi riuscirà a compiere l’ennesima impresa tra Ajax e Tottenham approdando in finale, dove incontrerà la vincente di una finale anticipata: Liverpool-Barcellona. Difficile arrischiare un pronostico sulla favorita per la vittoria, la sensazione è che questa Champions non abbia ancora smesso di regalarci sorprese.
Il calciomercato che vuoi, quando vuoi