Longhi al giovedì – Febbre alta nella Capitale. Il Napoli “ritrova” i suoi tifosi

Nella lotta scudetto, la Juve sta sprintando e, nello stesso tempo, sperando nella fuga visto il momento di appannamento dell’Inter che è reduce da due pareggi consecutivi. Sono quattro i punti di vantaggio che Madama ha accumulato nell’ultimo periodo rispetto agli uomini di Conte, che devono necessariamente ritornare a correre per non vedere assottigliarsi le speranze di sottrarre il tricolore a chi se lo aggiudica da otto anni consecutivi. C’è una Lazio che ormai è a tutti gli effetti candidata allo scudetto, dovesse vincere la gara da recuperare contro il Verona, sarebbe l’anti-Juve scavalcando l’Inter e piazzandosi a soli tre punti dalla capolista. Questa Lazio non si limita a vincere le partite, le stravince, come ha fatto contro la Sampdoria, demolita in pochi minuti rendendo una formalità il secondo tempo, servito solo ad arrotondare ulteriormente il risultato. La squadra di Simone Inzaghi ci teneva ad andare avanti anche in Coppa Italia, ma è uscita sconfitta, in una partita dalle mille emozioni, dal San Paolo di Napoli. Gli azzurri hanno ritrovato quella grinta che non s’era vista manco col binocolo qualche giorno prima, nello stesso stadio, violato senza problemi dalla Fiorentina. Ora i capitolini sperano in un favore dal Napoli, che possa togliere punti alla Juventus. Domenica sera, infatti, qualche ora dopo il derby della Capitale tra Roma e Lazio, la capolista sarà di scena a Napoli, contro una squadra con il morale leggermente più alto dopo essersi guadagnata la semifinale di Coppa Italia. Ci sarà il ritorno di Sarri al San Paolo, chissà come lo accoglierà quella gente che lo aveva tanto mitizzato prima di restare gelata dal suo passaggio alla guida degli storici rivali. Perché per i napoletani, quella contro la Juventus resterà sempre la madre di tutte le partite, rifilarle uno sgambetto farebbe solo piacere ad una tifoseria che, all’uscita dei calendari, cerchia subito in rosso due date, quelle in cui si giocherà contro la Vecchia Signora. La gara d’andata fu pirotecnica, era un Napoli che, ufficialmente, veniva ancora indicato come una potenziale antagonista della corazzata bianconera, che si ritrovò in vantaggio di tre reti prima di subire una clamorosa rimonta. Mancavano ormai pochissimi secondi al triplice fischio dell’arbitro quando Koulibaly, con un intervento scoordinato, si è fatto gol nella propria porta. Uno sforzo immane vanificato in un secondo dal senegalese, che di topiche ne avrebbe collezionate ancora tante altre, ma già lì, col senno di poi, bisognava interpretare quell’episodio come il segnale di un’annata balorda. Però, nessuno avrebbe mai pensato di ritrovare al ritorno un Napoli addirittura in lotta per non retrocedere e con un allenatore diverso, del resto sarebbe stato masochismo allo stato puro continuare ancora con Ancelotti. La vittoria in coppa contro la Lazio, sicuramente non ha guarito il Napoli dalla malattia da cui è stato aggressivamente azzannato, ma è stato comunque un cenno di vita che ora deve trovare continuità. Fare risultato contro la Juventus potrebbe essere un passo avanti importantissimo verso la strada della guarigione, ma chissà se questa squadra, nello stato in cui versa, riuscirà davvero ad impensierire una capolista che, anche in coppa contro la Roma, ha dimostrato di essere implacabile. Sicuramente la Lazio, per cullare il sogno tricolore (ma guai a dirlo dalle parti di Formello), spera che il San Paolo, così come è successo martedì, spinga il Napoli ad una prestazione di agonismo e cuore, ma i biancocelesti dovranno prima mettere le mani sul derby. Di solito queste partite, arridono alla squadra posizionata peggio in classifica, la Lazio dovrà fare attenzione a tutti gli aspetti contro una Roma che finora ha sempre peccato di continuità ma che ha trovato in Fonseca un ottimo condottiero per ritornare tra le prime quattro. Ci sono tutti i presupposti per assistere ad un week end calcistico da incorniciare.

A cura di Maurizio Longhi