Ben ritrovati lettori alla rubrica – lo svincolato di lusso – la quale ogni mercoledì della settimana vi analizza il profilo di un giocatore svincolato, sotto il punto di vista tecnico-tattico, della carriera perciò anche del palmares ed infine tenta di ipotizzare un suo possibile trasferimento futuro. Quest’oggi al contrario delle scorse battute, andremo ad analizzare un profilo non gradito ai tanti, e spesso deriso per quanto fatto nel suo passato calcistico, ovvero Gabriel Paletta.
Gabriel Alejandro Paletta è un difensore classe 1986 nato a Buenos Aires, ovvero in Argentina, nazione che ha rappresentato solamente nelle selezioni giovanili, al seguito del suo passaggio nella nazionale italiana dopo la chiamata di Prandelli, nel lontano 2014. Dopo aver mosso i primi passi con l’Esperanza, passa al Bainfeld, uno dei club più antichi nel mondo il quale distava poco dalla sua città natale. In maglia biancoverde disputò ben 42 gare, impreziosite da ben 5 gol, statistiche che convinsero l’allora tecnico del Liverpool, Rafael Benitez, a portarlo con sé in terra inglese. Il tecnico ex Napoli parlò veramente bene di lui, elogiando le sue caratteristiche, ma nonostante un contratto che lo legava ai reds per ben quattro anni, dopo una sola stagione tornò in patria, per vestire la blasonatissima maglia del Boca Juniors. Croce e delizia la sua esperienza argentina, durante la quale trova si continuità ma allo stesso tempo è costretto a star fermo per circa un anno causa un infortunio al legamento crociato prima ed alla caviglia destra dopo. Nel 2010 approda nello stivale, grazie alla chiamata del Parma, squadra con la quale si rende assoluto protagonista, scendendo in campo con la maglia dei ducali in ben 131 occasioni siglando solamente sei gol. Qui divenne un beniamino dei tifosi gialloblu e dopo il fallimento del club è costretto a cambiare squadra. Ad acquistarlo a costo zero è il Milan; con il diavolo nella prima stagione gioca poco più di dieci gare e non convince, tanto da esser prestato nella stagione seguente all’Atalanta, club che lo rispedisce al mittente dopo sole 24 presenze ed un gol segnato. Infine decise di tornare in rossonero per ben due stagioni, durante le quali vinse la Supercoppa europea a Doha contro la Jventus ed eguagliò il record di espulsioni Serie A, raggiungendo quota cinque in una sola stagione. Così a fine stagione rescisse il contratto con i rossoneri per passare al Jiangsu Suning, club cinese con il quale dopo una sola stagione si è dovuto dire addio.
Si tratta di un difensore centrale puro, il quale nel corso della sua carriera, soprattutto da giovane, è stato adattato anche come terzino destro e sinistro, senza però riuscire ad emergere. Non è un difensore che sul lungo regge gli uno contro uno in velocità, ma è bravo negli scontri ravvicinati. Si tratta di un vero e proprio rapace d’area, al netto di ciò ricordiamo il suo gol che valse la vittoria del Milan in rimonta sul Sassuolo, arrivato proprio grazie ad uno stacco in area di rigore.
Momentaneamente svincolato, negli ultimi giorni si è aggregato al gruppo del Monza, squadra che milita in Serie C ma che allo stesso tempo in estate ha acquistato diversi giocatori importanti, dando vita ad una rosa d tutt’altro campionato. Al termine di questa prova il giocatore potrebbe firmare un contratto biennale con i lombardi, e siamo certi che potrebbe offrire esperienza e carisma in campo.
Articolo a cura di Simone Cataldo