Neymar, Tolisso, Dembele o Lukaku: tutti costati molto e, pertanto, obbligati a rendere tantissimo. In questo inizio di stagione, però, nei maggiori campionati europei i riflettori sono puntati su giocatori poco pubblicizzati e, soprattutto poco costosi.
In Serie A il mercato scoppiettante del Milan con il botto Bonucci costato 42 milioni, proprio domenica scorsa ha perso sonoramente contro la Lazio della sorpresa Luis Alberto. Nonostante la tripletta di Immobile, il grande protagonista della giornata è stato proprio lo spagnolo, autore del quarto goal e di una partita quasi perfetta. Arrivato lo scorso anno a Roma dopo modeste apparizioni con le maglie di Liverpool, Malaga e Deportivo, Luis Alberto ha saputo attendere la propria occasione e, quest’anno, il tecnico della Lazio Simone Inzaghi lo sta utilizzando nel ruolo di trequartista con eccellenti risultati.
In Premier League, sono stati spesi centinaia di milioni di euro per i vari Lukaku, Morata, Salah o Lacazette ma in queste prime giornate uno dei protagonisti è certamente Markus Rashford, attaccante del Manchester United. Lanciato giovanissimo in prima squadra da Van Gaal, Rashford ha trovato la propria maturità sotto la guida di Mourinho e, in attesa di riavere Ibrahimovic, è proprio l’attaccante inglese a guidare i Red Devils in vetta alla classifica.
In Bundesliga, il Bayern Monaco che ha speso 40 milioni per prelevare Tolisso dal Lione, è caduto nel turno scorso in casa dell’Hoffenheim per colpa della doppietta di Mark Uth. Il centravanti tedesco, dopo valanghe di goal in Olanda con la maglia del Heerenven, è tornato in Germania e da due stagioni segna con regolarità con quella che è la sorpresa (insieme al Lipsia) del campionato tedesco.
Infine, in Spagna, dove la presenza di Messi e CR7 fa capire che i grandi campioni giocano in questo campionato. Adesso la nuova stella non è costato nemmeno un euro al Presidente del Real Madrid Florentino Perez, di solito abituato ad aprire il portafoglio per acquistare campioni, ma stavolta con Marco Asensio il Real ha trovato un fuoriclasse vero nelle proprie giovanili. Dopo il gran finale di stagione dello scorso condito dal goal in finale di Champions contro la Juve, Asensio ha iniziato al meglio la nuova stagione proponendosi come valida alternativa al tridente CR7-Benzema-Bale ed anche nella nazionale spagnola si è saputo ritagliare il proprio spazio.
Insomma, spendere tanto non sempre è garanzia di successo e questo, in fondo, è il bello del calcio.