Ieri, nel post Napoli-Torino, riflettevo su un aspetto. I granata sono a quota trentacinque punti in classifica dopo ventiquattro turni di Serie A. Gli stessi della Fiorentina e solo tre in meno di una squadra come l’Atalanta che noi tutti – a ragion veduta – abbiamo incensato. Nessuno ne parla. Ma il Toro sta facendo un ottimo campionato.
MAZZARRI DECISIVO. Anche qui, nessuno ne parla. Forse perchè le uscite a cui ci ha abituato Walter Mazzarri in passato di certo non lo hanno reso simpatico dinnanzi alla pubblica opinione. Ma WM da San Vincenzo sta portando avanti un lavoro certosino. Non solo ha dato compattezza al Torino ridisegnandolo tatticamente, ma ha anche rivitalizzato giocatori come Ansaldi, Baselli e Lukic (dati come dispersi, o quasi, negli anni addietro). Perchè diciamola tutta: Mazzarri potrà stare anche antipatico ma se non sei capace di trasmettere qualcosa ai tuoi ragazzi non collezioni oltre 400 panchine in Serie A.
OBIETTIVO EUROPA? Spendo volentieri parole d’elogio per il cammino sin qui intrapreso dal Toro. Non posso, tuttavia, non fare un approfondimento sull’obiettivo che Belotti e compagni devono provare a raggiungere. Perchè se è vero come è vero che per il sesto posto i granata si dovranno costantemente confrontare con squadre del calibro di Lazio, Atalanta e Fiorentina, è altrettanto vero che la squadra messa in piedi dal duo Cairo-Petrachi è attrezzata per dar filo da torcere a chiunque da qui al termine del campionato. Scommettiamo?