LICATA-C’era una volta una squadra che oggi, ai più, risulterà sconosciuta, ma che tra il 1977 e il 1990 visse una vera e propria favola calcistica: il Licata.
Una piccola cittadina dell’agrigentino, con non più di 37mila abitanti.
La sua squadra di calcio in soli dieci anni scaló i campionati italiani: dall’inferno dell’eccellenza al paradiso della serie B.
Adesso, viste anche molte vicissitudini finanziarie, è praticamente sparita dal panorama calcistico italiano, ma a quei tempi faceva sognare i propri tifosi e coloro che credevano un un calcio genuino e al limite del fiabesco.
Già, perché nel 1985 riuscirono a vincere il campionato dell’allora C2 (amarcord) schierando solamente giocatori del vivaio, andando contro alla politica di “globalizzazione” del calcio che piano piano prendeva piede in quello anni.
Il condottiero di quella annata magica fu un giovanissimo ed esordiente Zdenek Zeman, con il suo calcio ultra offensivo.
La prima Zemanlandia prese forma nel cuore di una Sicilia ancora lontana dall’invasione “straniera” di calciatori e dirigenti, ma con un allenatore boemo che ha sempre creduto nel calcio italiano.
Peccato che adesso il Licata arranchi per i campetti d’eccellenza e il suo stadio, il Dino Liotta, non possa più ospitare partite di cartello, ma “solo” la sfrenata passione dei suoi tifosi.
A cura di Stefano Mazzi