La Juventus batte il Chievo e va a +12 sulla Roma, che però ha due gare in meno. Apre le danze Asamoah con un tiro da fuori area, raddoppia Marchisio, che sfrutta una respinta corta di Agazzi sugli sviluppi di una punizione di Pirlo. Nella ripresa il Chievo accorcia grazie ad un’autorete rocambolesca di Cáceres, ma Llorente sugli sviluppi di un corner anticipa Agazzi e chiude i conti.
Conte: “In alcune situazioni bisogna alzare la voce, certi punti non vanno persi per strada se vogliamo fare la storia e vincere il terzo scudetto di fila. Ascolto tutti i commenti, anche e li rispetto, anche di quelli che dicono fesserie. Mi riferisco a tutti quelli che fanno i maestri senza conoscere i fatti in casa d’altri. C’è più puzza in casa d’altri, il prossimo anno chiederò al presidente di iscriverci al campionato inglese. A qualcuno dà fastidio che questa Juventus faccia meglio come numeri rispetto a quei due anni. Dei suoi anni (si riferisce a Capello, ndr) ricordo non tanto il gioco, ma i due scudetti revocati. Altri grandi ex bianconeri, come Lippi e Trapattoni, sono sempre stati educati e rispettosi del lavoro degli altri. Capello guardi a casa sua e pensi a fare un buon lavoro per i Mondiali. Il Chievo? Appena abbassiamo l’intensità e la pressione in questo periodo ci succede di tutto. Ci siamo fatti gol da soli e loro hanno creato un paio di occasioni per pareggiare. I fischi a Giovinco? Li trovo ingiusti, non li capisco. I tifosi si facessero un esame di coscienza”.
Corini: “La Juventus è una squadra fortissima e oggi aveva mille motivazioni. Abbiamo disputato un primo tempo discreto, nella ripresa abbiamo accorciato le distanze e siamo andati vicini al pareggio, rimanendo in gara fino alla fine. Se giochiamo così possiamo lottare fino alla fine per la salvezza. Il campionato è ancora lungo, la gara contro il Catania non sarà determinante”.