La partita è abbastanza equilibrata nel primo tempo, con una Juventus che appare sul pezzo e con i suoi uomini chiave (Vidal, Lichtsteiner e Tevez) davvero in forma smagliante. Come da copione nelle gare tra Juve e Lazio i biancocelesti si chiudono e attendono la Vecchia Signora, per colpire in contropiede. Il piano, però, viene complicato da Pogba, che, appena subentrato a Marchisio, batte Marchetti con un sinistro precisissimo. La rete nasce da uno schema su punizione che ha come protagonista Lichtstenier, vero uomo partita. Lo svizzero, infatti, in apertura di secondo tempo, con le sue accelerazioni fa impazzire i suoi ex compagni, tagliando la difesa avversaria come fosse burro. Accanto alle sue accelerazioni ruotano un Tevez in forma smagliante, capace di tocchi geniali, il solito Vidal instancabile, e un Pogba spaventosamente inarrestabile. E’ proprio su questo asse che si sviluppano i tre gol che chiudono la gara, aiutati anche da cinque minuti di follia della difesa laziale, che sembra non capirci assolutamente nulla. Lichtsteiner serve Chiellini per il due a zero, si inserisce e batte personalmente Marchetti per il tre a zero, e sfrutta il geniale colpo di tacco di Vucinic per impegnare Marchetti, che dice no allo svizzero, a Pogba, e deve poi arrendersi al tocco di Tevez, che bagna nel migliore dei modi il suo esordio ufficiale con la maglia della Juve. Oltre alla rete, infatti, l’Apache ha mostrato tutta la sua qualità con tocchi da vero fuoriclasse. La Lazio, dopo il poker, prova a reagire, cercando il gol della bandiera, ma trova davanti un Buffon attentissimo, che dice no anche a un Klose lanciatissimo verso la rete. La gara, però, è già chiusa, e si attende solo il fischio finale, che arriva con qualche secondo di anticipo.
La Supercoppa è sollevata ancora dalla Juventus, l’Olimpico intona ‘Storia di un grande amore’ e diventa bianconero.