Il punto di Calvano

Non si può non partire dal Var, quella “cosa” tecnologica che doveva provare a mettere tutti d’accordo e che invece crea polemiche più di prima. Roma Inter, Rocchi arbitro e Fabbri addetto alla video assistenza, si assistenza e non abbandono. Capita che Rocchi sia coperto nell’azione e quindi sia incolpevole nel non vedere il contatto Zaniolo-D’Ambrosio e l’assistenza che fa? Silenzio… Non si aiuta nessuno cosi, come non aiuta il loro silenzio nel dopo partita, non aiuta questa omertà in questo momento di tutti, quelli che ne usufruiscono dell’errore, stanno zitti, le vittime urlano, ma come sempre domenica prossima gli eventi potrebbero essere invertiti e si ricomincia. Non esistono vittime sacrificali, esistono le rotazioni dell’errore e fino all’arrivo del Var quasi tutti dicevano “tanto alla fine gli errori si compensano”. Si può e si deve migliorare, indietro oramai non si tornerà più, potrebbe aiutare per esempio Spalletti che ieri sera è stato più bravo di Totti nel dribblare i cronisti sull’accaduto invece di ammettere lo sbaglio del quintetto arbitrale, potrebbe aiutare fare un protocollo e applicarlo e chiedere scusa se si sbaglia, non è poi cosi difficile. Nell’era dei telefonini tutti allo stadio Olimpico sapevano dell’errore quaranta secondi dopo l’accaduto, tifosi inviperiti che potevano essere calmati solo con il movimento dei Rocchi verso il Var per rivedere l’azione, invece no. Caos e pagine di giornali.

Caos invece che non esiste alla Juventus, passare a Firenze non è mai facile, c’è voluto un gol “strange” di Chiellini per chudere le danze e spianare la strada all’ennesima vittoria della squadra di mister Allegri che udite udite dopo il tris di Ronaldo su rigore lo sostituisce per farlo rifiatare, cosa mai accaduta quest’anno mentre tutto gli elogi sono per Rodrigo Betancour, giovane, giovanissimo che Allegri sta inserendo seguendo il suo metodo, infallibile, di crescere con calma e zero pressioni stile Dybala. Diventerà probabilmente nel giro di pochi anni un centrocampista completo e indispensabile alla Juventus, intanto sabato ha realizzato un gran bel gol.
La Fiorentina sente le pressioni, Simeone e Chiesa si faranno ma di fronte ai colossi juventini hanno giocato con la paura addosso, ci sta e, infatti, né Pioli né la tifoseria viola hanno avuto da ridire.

Il Milan vince a San Siro, soffre andando in svantaggio contro un bel Parma, ma alla fine Gattuso ha la meglio, anche grazie a un rigore, nei confronti di D’Aversa che riceve molti complimenti, ma zero punti.

Male la Lazio, Simone Inzaghi trova il terzo pareggio consecutivo, Sassuolo Milan e Chievo, e porta tutti in ritiro punitivo, la sua squadra doveva fare di più, invece dopo un primo tempo assurdo si ferma al palo di Immobile dopo aver raggiunto il pareggio sempre con l’attaccante napoletano su assist di un Correa in costante crescita. Il Chievo quest’anno è abbonato a mettere difficoltà alle prime della classe ma una Lazio cosi distratta ha aiutato la squadra di Di Carlo a giocarsela a armi pari, con un Pellissier, quasi quarantenne sugli scudi e condottiero vero. Sarà un miracolo salvarsi, ma a Verona sono abituati da sempre a compiere miracoli.

Si dividono la posta Frosinone e Cagliari, cosi come Sassuolo e Udinese, diciamo un punto per uno e la classifica comunque si muove e va bene, diversa la storia del Bologna. Inzaghi, Filippo, non vince dal 30 settembre, 4 pareggi e 3 sconfitte e terzultimo posto in classifica. A Bologna sono preoccupati ma non me la sento di dare tutta la colpa al mister. La società gli conferma la fiducia e porta la squadra in ritiro, basterà? Empoli domenica prossima è la chiave di volta della permanenza di Inzaghi al Bologna, tanto oramai è solo l’allenatore a pagare anche per colpe non sue. Empoli, Iachini ha invertito la rotta, per poco non porta a casa la terza vittoria consecutiva pareggiando 2 a 2 a Ferrara contro la Spal e ritorna in piena bagarre per la salvezza, complimenti davvero.

Il Torino, con Mazzarri tornato al suo posto dopo il lieve malore, vince contro il Genoa, in 10 per una buona parte dell’incontro complice l’espulsione di Romulo, senza brillare ma incassa 3 punti d’oro che porta i granata a soli 3 punti dalla Lazio quinta in classifica.

Manca all’appello solo il Napoli di scena stasera a Bergamo, la squadra di Ancelotti deve puntare alla posta piena cosi da staccare nuovamente l’Inter e provare a riaffacciarsi negli specchietti della Juventus lontana a oggi di 11 punti. Al contrario Gasperini vorrebbe togliersi qualche sassolino e riportare l’Atalanta nei piani alti della classifica, una partita tutta da vedere.

GIUSEPPE CALVANO