Un giorno prima o poi bisognerà parlare delle seconde maglie delle squadre di calcio, orribili e anti tv. Nessuno sa perché vengono scelte, c’è, forse, dietro un’operazione di marketing nascosta? Juventus, Milan, Inter e Roma un giorno ci spiegheranno il mistero, ma … torniamo seri che è meglio.
La differenza tra la Juventus e le altre squadre è tutta nel risultato di ieri, Bologna 0 Juventus 1, minino sforzo massimo risultato, soffrendo le pene dell’inferno, ma portando a casa il risultato dopo la disfatta di Madrid. Tutte le squadre che giocano le coppe hanno un passaggio a vuoto dopo gli incontri infrasettimanali, con sconfitte pesanti come quella della Juventus contro l’Atletico, ricordiamo disfatte clamorose del Napoli e della Roma dopo sconfitte in Europa, loro no, si rialzano subito e pensano alla partita successiva, al 3 marzo contro la seconda in classifica, ma con distacco abissale, il Napoli di Carletto Ancelotti, un ex dal dente avvelenato. È questa da sempre la forza della Juventus, mai guardare indietro, mai ripensare alle finali perse e rivolgere subito lo sguardo al prossimo obbiettivo, al prossimo scudetto, alla prossima finale da raggiungere.
Il Napoli si è ripreso, ha finalmente ritrovato gol e vittoria, ora aspetta il big match di domenica con un po’ più di serenità e un Milik in grande spolvero. Il Parma praticamente non l’ha mai presa e Ancelotti avrà solo l’imbarazzo della scelta nel preparare l’undici anti Juventus, una partita che potrebbe solo sulla carta riaprire un discorso scudetto, ma bisogna provarci.
Var protagonista assoluto a Firenze, Fiorentina Inter è stata una partita che forse non è ancora finita, visto che il fischio finale è arrivato al 102’31”. Var che ha messo in un angolo anche le giocate dei fuoriclasse, gol di Muriel fantastico su punizione, Politano a giro che trova il secondo palo, due rigori perfetti e due gol da attaccanti veri come Vecino e Simeone complice una deviazione di De Vrij. Una partita spettacolare che ha visto dover annullare un gol di Biraghi da fuori area per un fallo precedente di Muriel su D’Ambrosio, grandi giocate e tanti spunti tecnici sia degli allenatori che dai giocatori in campo. Ma il protagonista resta il Var che è dovuto intervenire tante volte e non sempre trovando d’accordo tutti, ma c’è e bisogna accettarlo. Finisce in pareggio, tre a tre e contenti soprattutto i fiorentini che dopo il gol annullato erano abbastanza delusi.
Il Milan è cresciuto da tempo, il 3 a 0 nell’anticipo del venerdì è sinonimo di forza e consapevolezza. Piatek è un valore in più, si è integrato molto meglio di Higuain e in poche settimane ha conquistato davvero tutti, e non era facile.
La Roma deve ringraziare il suo bomber Dzeko, a tempo scaduto, per portare via i tre punti da un Frosinone mai domo. La Roma ha dei problemi, non chiude le partite, la difesa va in sofferenza se attaccata e il portiere sta diventando un rebus, negativo ovviamente. La papera sul primo gol del Frosinone è chiara ed evidente, non si spiega la metamorfosi dello svedese anche se alla fine compie un intervento che salva il risultato. Resta il fatto che probabilmente Alisson lo scorso anno ha garantito quella continuità di rendimento che Olsen quest’anno non sta dando.
La lotta Champions vede inserirsi anche il Torino vista la battuta d’arresto dell’Atalanta sul campo proprio dei granata. La Lazio ha dovuto rimandare la partita con l’Udinese per il rugby a Roma. Tutto ancora è aperto davvero.
A cura di Giuseppe Calvano