Il punto di Calvano – 23 settembre

Per gli amanti dei motori, soprattutto italiani, domenica è stata una bella giornata, doppietta Ferrari e Dovizioso che Moto Gp che è stato secondo solo al mostro per eccellenza, Marquez.
A Singapore ha vinto la Ferrari come scuderia, come squadra, come gruppo. Vettel era in debito con la scuderia, è stato buono quando doveva farlo e la squadra in toto lo ha ripagato. Mossa strategica grandiosa farlo rientrare per primo nel pit stop, stupendo per altro le Mercedes che si aspettavano altro, Leclerc subito dopo ma intanto Vettel si era preso con un gran giro la prima posizione ed è riuscita a tenerla fino alla fine, tra safety car che entrava e usciva e un Leclerc scatenato che voleva per forza la lotta per la prima posizione. Dal muretto sono arrivate moniti molto chiari, mantenete le Ferrari prima e seconda, come diceva il Grande Vecchio : i piloti passano, la Ferrari resta. Leclerc con il muso, ma dato che il monegasco oltre a essere un gran pilota è molto intelligente questa cosa gli porterà tanti di quei benefici in futuri che potrà solo ringraziare per quello successo. Vettel è il presente ma non sarà il futuro, quello è solo per Leclerc, fidatevi.
Riguardo a Dovizioso nel Gran Primo di Aragon c’è solo un piccolo rammarico, se solo in qualifica avesse fatto meglio probabile avrebbe lottato almeno un po’ con il fenomeno spagnolo Marquez. Batterlo a casa sua sarebbe stato difficile ma almeno lottare si, invece partendo decimo ha dovuto fare una corsa diversa, pian pianino li ha ripreso tutti, da Miller a Vinales, da Quartararo a Crutchiow arrivando secondo a quasi cinque secondi dal vincitore. Chissà partendo tra i primi 4 cosa sarebbe potuto accadere…
Calcio, domina l’Inter nella quarta giornata, è la squadra copertina e come non potrebbe esserlo dopo aver battuto il Milan nel derby sabato sera? Milan mai in partita, Conte che le ha azzeccate tutte e la sua mano comincia a vedersi davvero. Quella fame che Conte riesce a inculcare ai suoi giocatori sta emergendo cosi come la voglia di privilegiare il campionato, obbiettivo numero 1. Brozovic e Lukaku, i due litigiosi qualche sera prima, decidono il derby, la squadra non gioca un calcio spettacolo ma gioca il calcio di Conte, generoso, pressing, coperture e poi la zampata, il graffio. Lukaku è stato preso per quello e per adesso sta mantenendo le promesse. Anche in altre annate, a settembre, l’Inter era in testa alla classifica per poi spegnersi piano piano, stavolta sembra proprio che per la lotta scudetto l’Inter sia pronta.
Risponde positivamente anche la Juventus anche se per battere in Verona in casa ha dovuto penare le pene dell’inferno. Buffon ritrova la porta e non certo da pensionato, ha dovuto mettere a disposizione tutta la sua esperienza per non capitolare più volte, Juric, come sempre, incarta bene le partite quando affronta una grande e solo un rigore di Ronaldo dopo il gol di Ramsey che aveva pareggiato la rete di Veloso, consente alla Juventus di prendere i tre punti. La mano di Sarri non si vede ancora, si vedrà o forse riuscirà a creare un mix che però potrebbe essere vincente lo stesso? Questa è la domanda che si fanno a Torino.
Il Napoli c’è, niente rilassamento post Champions, post vittoria contro i finalisti della Coppa dalle grandi orecchie, Ancelotti schiera la seconda squadra o quasi, e il risultato no cambia. Dentro Llorente con Milik, Maksimovic e Ghouklam, Elmas e Ospina e il risultato non cambia, squadra equilibrata e sempre propositiva, 4 a 1 che a Lecce non tutte le grandi saranno in grado di replicare.
Roma fortunata a Bologna ma a volte la fortuna bisogna anche andare a cercarsela, Fonseca oltre ai nuovi ha responsabilizzato Pellegrini, migliore in campo e con un Dzeko cosi niente è precluso.
La Lazio con il Parma riscatta in parte le sconfitte con il Parma e con il Cluj, ma non basta, tensione tra Inzaghi e Immobile, il futuro, sponda biancoceleste, ancora è denso di nubi. Mercoledì sera a Milano con l’Inter potrebbe esserci, nel bene e nel male, la scossa giusta.
GIUSEPPE CALVANO