Partiamo da un presupposto: Maurizio Zamparini è il presidente del Palermo e può decidere in autonomia il da farsi all’interno della società. Troppo spesso però negli ultimi anni ha commesso errori di valutazione, decisioni prese di pancia e non ragionate.
Beppe Iachini merita rispetto per una promozione e una salvezza raggiunta con tranquillità , l’andamento attuale in campionato era in linea con gli obiettivi, ma il presidente Zamparini aveva deciso da tempo, come quando un paio di scarpe non ti piace più e decidi di buttarle e comprarne un nuovo paio. Peccato che stiamo parlando di valori umani che vanno aldilà del semplice rapporto lavorativo. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, Zamparini ha colpito ancora, ed ora ecco Ballardini, un allenatore chiamato a convincere in primis la dirigenza più che ad ottenere risultati sul campo.
Un addio che fa male soprattutto per lo spogliatoio che ha dimostrato di essere in tutto e per tutto con Iachini, abbracciandolo nel momento del gol decisivo contro il Chievo siglato da Gilardino. Nulla da fare, era tutto già segnato. Zamparini il mangia allenatori, la storia continua…