Ai microfoni de “Il Salotto Cadetto”, è intervenuto Beppe Iachini. Ecco le dichiarazioni dell’esperto tecnico ex Palermo e Fiorentina.
Sulla Serie B: “Come tutti gli anni, la B è un campionato complicato, con sorprese, squadre che anche se siamo agli inizi verranno fuori; poi ci sono le superfavorite che stanno cercando di ingranare: qualcuna è partita meno bene, come può succedere tutti gli anni. È un campionato difficile, lungo, duro, in cui fare pronostici non è facile. Palermo, Sassuolo, Sampdoria, Frosinone, Salernitana, Pisa, Brescia, e sicuramente anche altre squadre, possono tutte lottare per i vertici. È un campionato lungo e c’è spazio per le sorprese: anche per la zona play-out, squadre pronosticate nei quartieri alti possono trovare difficoltà”.
Sul Pisa: “Inzaghi conosce le difficoltà della B e come approcciarla con le sue squadre. Il Pisa negli ultimi anni ha sempre avuto l’ambizione di poter lottare per la A, era nei pronostici che potesse fare un campionato fra le prime: poi se lotterà per la promozione diretta o per play-off lo determinerà il campionato, ma sta andando molto bene e partire bene vuol dire acquisire fiducia e certezze e far sì che la tifoseria possa caricare di entusiasmo ambiente e squadra”.
Sul Palermo: “È una società che da qualche anno investe molto sulla squadra e ha l’ambizione di tornare in A subito. È partito coi favori del pronostico. Detto questo ha un allenatore nuovo, arrivato da alcuni mesi. Quando si parte coi favori del pronostico, all’inizio ci sono fiducia ed entusiasmo nell’ambiente e nel gruppo squadra, e questo può far bene. In B tutti aspetteranno il Palermo perche è fra le favorite e ha un passato glorioso, quindi tutti contro di loro daranno il 110% perché per tutti sarà la partita dell’anno. Il Palermo dovrà calarsi nella parte come atteggiamento, Dionisi può trasmettere questi fattori perché già in passato ha fatto bene. Col Palermo ho una storia di cuore, ho avuto il piacere di giocare due anni con questa maglia e poi ci sono tornato in panchina in un momento complicato, con la squadra 13esima in B e partita con aspettative di tornare in A. Ci siamo riusciti con un grande percorso a suon di record; valorizzando giocatori all’epoca poco conosciuti, che si sono messi in mostra facendo bene anche nella stagione successiva in A”.
Sul Catanzaro: “L’anno scorso ha fatto un ottimo campionato, disputando anche i playoff. Quest’anno ha cambiato allenatore e ds, quindi c’è bisogno di molta pazienza: l’allenatore, la squadra e la società vanno aspettati. In B accade spesso che squadre neopromosse dalla C mantenendo stesso gruppo e stesso allenatore fanno molto bene, e il Catanzaro dell’anno scorso è un esempio di questo tipo. Quest’anno sarà chiamato a riconfermarsi con aspettative puù alte che possono provocare pressioni alla squadra che lo scorso anno, viaggiando sulle ali dell’entusiasmo, non c’erano. Va lasciato tempo a Caserta di poter lavorare e programmare una squadra che faccia un nuovo percorso”.
Sul Bari: “Le idee per continuare non collimavano e si è preferito lasciarsi da buoni amici. Non ho rammarico. Bari è una grande piazza con bacino di utenza, tifoseria e società che prima o poi faranno vedere quanto valgono. Va accompagnato a tutto questo anche qualcosa in più a livello tecnico, perché per vincere c’è bisogno di un percorso di crescita della squadra a livello tecnico-tattico. Il Bari ha cambiato tanto, ha preso 14/15 calciatori, e può inserirsi per il mercato fatto nella lotta per l’alta classifica”.
Su Dybala: “È un grandissimo giocatore, non penso che qualcuno possa discutere la sua bravura. Si fa fatica a lasciar fuori un giocatore con le sue caratteristiche e le sue qualità. Ha avuto degli infortuni, anche viste le molte partite da disputare, ma rimane un grandissimo campione che tutti gli allenatori e le società vorrebbero avere”.