L’ottavo di finale tra Belgio e Giappone è stata sicuramente una delle gare più avvincenti di questi mondiali in Russia.
Dopo un primo tempo a reti bianche, la ripresa è stata davvero esplosiva prima con il doppio vantaggio nipponico e poi con la clamorosa rimonta belga conclusa al 94esimo con la rete di Chadli.
Per molti addetti ai lavori il Giappone non meritava l’eliminazione per via del buon gioco espresso e per la corsa e l’impegno che tutti i calciatori hanno mostrato per tutta la gara e tra loro merita certamente una citazione particolare Takashi Inui, l’autore del secondo goal al Belgio che aveva fatto sognare milioni di tifosi.
Classe 1988, il numero 14 del Giappone era già andato a segno contro il Senegal nella fase a gironi e ieri sera si è ripetuto con un preciso e potente destro che si è infilato alla sinistra dell’incolpevole portiere belga Courtois.
Inui gioca in Europa dal 2011 quando i tedeschi del Bochum lo acquistarono dal Cerezo Osaka. Dopo solo una stagione, l’Eintracht Francoforte lo preleva e gli fa firmare un contratto triennale che consente a Inui di dimostrare di essere un centrocampista completo con spiccate doti offensive.
Dopo 4 stagioni in Germania, Inui passa in Spagna per indossare la maglia dell’Eibar ed anche nella Liga il giapponese mostra le sue qualità tanto da attirare le attenzioni del Betis Siviglia che poco prima di partire per la Russia gli fa firmare un contratto fino al 2021.
Proprio la competizione internazionale ha dato risalto a questo fantasista che a molti ha fatto tornare in mente i vari Nakata e Nakamura, giapponesi passati in Italia con le maglie di Perugia, Parma e Roma per il primo e l’amaranto della Reggina per il secondo, ma soprattutto ha fatto sognare quei 40enni che negli anni 90 sono cresciuti con le gesta del mitico cartone animato giapponese Holly & Benji, trasformando in realtà pomeriggi trascorsi davanti alla TV vedendo Capitan Tsubasa (questo il nome originale di Oliver Hutton) vincere partite di Coppa del Mondo.