Ghirelli a Tele Europa: “Seconde squadre, occasione persa. La suddivisione dei gironi potrebbe restare invariata. Rende società virtuosa. Reggina e Catanzaro ambiziose”

Tele Europa è intervenuto Ghirelli, presidente della Lega Serie C, che ha fatto il punto sulle ultime novità. Ecco le sue parole.

Seconde squadre? In questi anni – spiega Ghirelli – c’è stata una grande discussione, in parte vera, in parte forzata. In realtà l’anno scorso c’è stata una gestione sbagliata, che ha portato ad iscriversi in C una sola squadra, la Juventus. Quest’anno c’era una nuova occasione. Ci hanno detto che le seconde squadre vanno provate con un esperimento serio perché queste possano diventare un ulteriore asset per la crescita di giovani calciatori italiani in funzione della Nazionale. Di fronte al fatto che possano servire a far sì che i propri figli e nipoti possano avere la stessa gioia che io ho provato nel 2006 col successo in Germania o nel 1982 in Spagna, il presidente deve dire ‘obbedisco’, non ha altre alternative. Mi sarei aspettato – ammette – che la Serie A avrebbe risposto nello stesso modo. È un’occasione persa.

Il Rende? Ho vissuto in Umbria in un periodo in cii tanti giovani calabresi approdavano all’Università di Perugia e avevano una caratteristica rispetto agli altri studenti: difficilmente tornavano in Calabria, e la Calabria perdeva intelligenze arricchendo il patrimonio delle altre regioni. A Rende c’è un’università eccezionale, una fra le più avanzate, e credo che tra la capacità dell’intelligenza e della formazione e un progetto sportivo come lo intende il presidente Foscarella è per il Rende uno dei punti su cui costruire un modello che sia virtuoso. Se i ragazzi si approprieranno degli strumenti scientifici o delle capacità dal punto di vista intellettuale, non solo avranno una prospettiva della loro vita futura dopo la fase in cui saranno calciatori, ma anche la loro capacità sportiva e di rispondere sul campo. Questa è l’ambizione di Foscarella e noi di fronte ad un’ambizione di questo genere non possiamo che essere al fianco di Foscarella per tutta la vita.

Reggina e Catanzaro? Sono due realtà che hanno una storia alle spalle gloriosa. Penso al Catanzaro e in mente mi viene Palanca, se penso alla Reggina gli anni della Serie A, quindi hanno ragione di rinverdire quella tradizione. Penso a due società forti e ambiziose, a un presidente come Floriano Noto di primo livello, di grande qualità e spessore, che ha in testa un progetto di sviluppo. Anche questo contribuirà a un rafforzamento dell’immagine della Calabria, perché il calcio trasmette forza e identità e ha una capacità attrattiva molto forte. Questo è il merito di questi imprenditori”.

Poi sullo scongiuramento di un nuovo caos riammissioni: L’anno scorso a inizio luglio eravamo in una tragedia, non sapevamo quando avremmo iniziato e quante squadre sarebbero state promosse. In seguito abbiamo avuto delle follie nella gestione di alcune società che hanno seguitato a far giocare nonostante noi avessimo detto che bisognava metterle fuori. La Lucchese è arrivata fino alla fase degli spareggi. Io non avevo la responsabilità se non di far parte di questo sistema e l’obbligo di cambiarlo. Ho chiesto scusa anche alle società che hanno sofferto, perché se ci fosse stato quel provvedimento si sarebbe potuto avere un campionato tranquillo senza cambiare le regole. Quest’anno a inizio luglio non avremo penalizzazioni dal punto di vista del campionato, perché o sono in regola dal 24 giugno e abbiamo già verificato oppure sono state messe fuori. Abbiamo risolto un altro problema dal punto di vista delle regole, ora attendiamo che cosa avverrà. Il passato è il passato, oggi dobbiamo guardare in avanti”.  Ghirelli elogia poi l’operato di Gravina: ” Gli va dato merito del fatto che in poco tempo è riuscito a cambiare il sistema di regole e a dare certezze nei tempi e dal punto di vista delle proprietà, a mettere in campo una blacklist che toglie banditi dall’appropriarsi di società come erano abituati a fare. Ora la mia unica preoccupazione è quella di partire col campionato e trovare la sostenibilità economica.

I gironi? Se dovessero entrare in C anche le squadre di cui si parla relativamente ai ripescaggi, come il Modena e la Reggiana, diventerebbero girono abbastanza equilibrati. Come saranno suddivisi? Abbiamo criteri molto precisi, dobbiamo metterli in piedi e rispettarli, nessuno può metterlo in discussione. C’è un dibattito aperto sui gironi nazionali. Io non so se il Consiglio Direttivo andrà in questa direzione, penso che si manterrà la stessa divisione dello scorso campionato, poi partiremo e spero che la stagione sia come i play-off, che sono stati stupendi”.