German Burgos, il calciatore uscito dai romanzi di Osvaldo Soriano

A volte il calcio regala storie che l’immaginazione non potrebbe mai creare.
Personaggi di un’altro calcio, dove il business non aveva ancora invaso tutti gli angoli di ogni campo au questo globo.
Dove i giocatori giocavano perché sanguigni e bravi, non perché belli e, quindi, marchi di vendita.
Allora capitava di trovare per gli stadi gente come German Burgos, portiere argentino classe ’69, ricordato più per la sua folta chioma che per le sue patate tra i pali.
Nel 1994 fondó addirittura un gruppo musicale, i Simpatia, con cui incise due album.
Rimane comunque un buon portiere, avendo vinto cinque campionato argentini, una Copa Libertadores e una Supercoppa Sudamericana, sempre nel glorioso River Plate.
In nazionale collezionò 35 presenze.
Rimane un buon portiere, un personaggio che forse oggi non troverebbe spazio nel calcio di oggi, troppo attratto dai soldi e dall’immagine.
Un giocatore che sembra direttamente uscito da un racconto di Osvaldo Soriano, un calcio bellissimo perché genuino e che un po’ ci manca.

A cura di Stefano Mazzi