ESCLUSIVA – Xavier Jacobelli: “Bilancio VAR positivo, il miglior acquisto della Roma è Di Francesco”

Juventus, Roma e il Napoli di Ancelotti, richiamo al VAR e opinione sulla nuova Nazionale di Mancini: abbiamo intercettato Xavier Jacobelli, noto opinionista pluripremiato e attuale direttore di Tuttosport. Ecco le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni:

Quest’anno il campionato ci ha divertito molto: abbiamo visto una Juventus grandiosa vincere il settimo scudetto di fila a dispetto di un Napoli da 91 punti. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per la squadra partenopea?

Indubbiamente il campionato del Napoli è stato eccezionale, a dimostrazione di ciò va il nuovo record di punti nella storia della società. E’ evidente che alla fine abbia prevalso la Juventus, squadra più abituata a reggere la pressione del primato e a dosare nella maniera migliore il proprio organico. Nel finale abbiamo assistito ad un calo di rendimento del Napoli, che nel corso della stagione ha dovuto sopperire alla moltitudine di impegni per la poca versatilità, ma è stata sicuramente una stagione memorabile per i partenopei. Sono abituato a riconoscere il verdetto del campo quindi i meriti vanno tutti alla Juventus, che ha trovato di fronte a sè un valido avversario. Così valido che, per ritentare il tricolore, il prossimo anno avrà il miglior tecnico del mondo in panchina.

È trascorsa la prima stagione di sperimentazione del VAR ma non sono mancate le polemiche. Bilancio in ogni caso positivo?

Assolutamente positivo, prova ne è il fatto che l’80% degli errori arbitrali sia stato corretto dalla tecnologia. Nel primo anno era normale che ci fossero polemiche e scompensi, ma la strada è quella giusta e per nessuna ragione si deve tornare indietro. Infatti, la FIFA sperimenterà il sistema di supporto all’arbitro in questo Mondiale ed è auspicabile una stessa presa di posizione da parte dell’UEFA: un dato assolutamente singolare è che nella stagione 2017/18 a fare maggiormente le spese dei numerosissimi errori arbitrali in Europa siano state proprio le squadre italiane.

 

Tra un mese comincia la sessione estiva di mercato: spese pazze, scommesse e caccia all’affare. A suo parere, da chi dobbiamo aspettarci quest’anno il mercato più scoppiettante?

Credo che tutte le dirette concorrenti della Juve agiranno attivamente sul mercato per rinforzarsi, tuttavia mi aspetto molto proprio dalla squadra campione d’Italia. A fine stagione hanno salutato Buffon, Lichtsteiner e Asamoah, con Howedes che non verrà riscattato dalla società, ma non scordiamoci che in dote alla squadra di Allegri arriveranno due giocatori di assoluto valore quali Caldara e Spinazzola, quest’ultimo disponibile a partire dal 2019 causa infortunio. Vedremo quale sarà, invece, il futuro di un pezzo grosso come Higuain, che potrebbe essere sostituito da un Morata voglioso di tornare a Torino.

 

Sulla panchina del Napoli arriva Ancelotti, mentre la Roma può investire i soldi derivanti dal lungo percorso in Champions: il gap con la Juve sarà ridotto o la squadra di Allegri parte ancora favorita?

E’ chiaro come una squadra reduce da sette scudetti e quattro coppe Italia di fila rimanga la favorita assoluta per la vittoria, ma nella prossima stagione non escludo un ruolo da protagonista per la Roma: i ragazzi di Di Francesco sono arrivati in finale dopo 34 anni e, se non ci fossero stati pesanti errori arbitrali, qualche giorno fa a Kiev sarebbe scesa in campo la Roma e non il Liverpool. Monchi ha già concluso l’ottimo innesto di Coric, interessantissimo prospetto proveniente dalla inesauribile fucina di talenti croata, e non bisogna escludere una ferma resistenza alle grandi offerte per Alisson. Il miglior acquisto, a mio parere, resta Di Francesco.

 

Abbiamo visto ieri sera la prima Nazionale di Mancini imporsi per 2-1 sull’Arabia Saudita: buon primo tempo, poi qualche pasticcio nel finale. Ma è da sottolineare il grande ritorno di Balotelli: a suo parere, Super Mario ha ancora tempo per imporsi definitivamente come campione?

Stiamo parlando di un giocatore di 28 anni, nel pieno della carriera e reduce da due stagioni molto brillanti. Il suo avvolgente entusiasmo ha legittimato la convocazione in Nazionale, favorita proprio da Mancini, suo mentore calcistico. Il tecnico di Jesi è un allenatore molto preparato, conosce bene il calcio nazionale e saprà farsi valere anche in questa nuova avventura. Il prossimo test con la Francia sarà indubbiamente più impegnativo ma non ci sono dubbi sul fatto che questa Nazionale sia partita col piede giusto.