In esclusiva per la nostra redazione l’ex attaccante di Perugia, Crotone e Catania Jaroslav Sedivec ha rilasciato alcune dichiarazioni su diversi temi.
Sedivec, nato in Repubblica Ceca nel 1981 ha giocato per oltre 10 anni in Italia indossando diverse maglie distinguendosi in particolar modo in Serie B a Perugia e Crotone dove ha realizzato il suo maggior numero di reti.
Ecco le sue risposte alle nostre domande:
Jaroslav, cominciamo dalla tua attuale esperienza. Come va l’attività da dirigente del Real Vicenza? La società è attiva solo a livello giovanile e tu sei il capo degli osservatori. Che esperienza è lavorare con i giovani?
Con il Real Vicenza collaboro solo in estate quando ho un po’ di tempo. Aiuto il mio amico e presidente che ha rilevato la società. È un progetto molto bello e da la possibilità di preparare dei giovani giocatori. Diamo anche l’opportunità di fare un ritiro a giocatori disoccupati di circa 3 settimane e giocare le amichevoli contro le squadre professionistiche. Io da un anno sono entrato nel mondo di vino e collaboro con una società, qui in Friuli, che vende vino.
A proposito di giovani, tu arrivasti appena ventenne in Italia (stagione 2002-2003) per giocare con la maglia del Catania in Serie B. Che ricordi hai di quella avventura?
Per me Catania è e rimane sempre nel mio cuore. Era la mia prima esperienza calcistica in Italia e mi sono trovato davvero molto bene in una città stupenda e con dei compagni meravigliosi. Soprattutto il secondo anno abbiamo fatto molto bene ma purtroppo la società alla fine del campionato fu venduta da Riccardo Gaucci a Pulvirenti e io dovetti andar via. Comunque fu una esperienza indimenticabile per me e ancora ricordo tutto di quei 2 anni.
Da Catania il trasferimento al Perugia dove sei rimasto per una sola stagione realizzando ben 6 sei reti. Adesso gli umbri stanno disputando un buon campionato di Serie B (sono reduci dalla vittoria sul campo della capolista Frosinone). Credi che possano centrare l’obiettivo playoff anche grazie all’arrivo di un giocatore del calibro di Diamanti?
Perugia fu un altro capitolo bellissimo della mia carriera ma purtroppo anche sfortunato. Mi sono trovato benissimo e avevamo una squadra fortissima. Ero molto apprezzato dai tifosi e ho fatto davvero bene, soprattutto per i miei gol nel derby con la Ternana. Purtroppo dopo la finale dei playoff persa contro il Torino, la società fallì ed io a malincuore dovetti cercare un’altra squadra. Ripeto, però, che per me rimane sempre una esperienza bellissima. Ci torno spesso a Perugia, anche perché mia moglie è originaria di Perugia.
Questo anno il campionato di serie B non è facile. La classifica è corta ed è tutto ancora molto aperto. Mi farebbe piacere se il Perugia andasse nei playoff ma gli manca secondo me la continuità. Magari con l’arrivo di Diamanti potrebbe avere la svolta giusta perché lui è giocatore molto esperto che serve sicuramente ma è importante che stia bene fisicamente.
Altra tua ex squadra è il Crotone che, dopo la salvezza miracolosa dello scorso anno, anche quest’anno sta lottando per non retrocedere. La sconfitta in casa con la SPAL ha un po’ rovinato i piani agli uomini di Zenga ma tu credi che i calabresi riusciranno a centrare la salvezza in Serie A?
A Crotone ho vissuto 2 anni bellissimi, soprattutto calcisticamente il primo anno sotto la guida di un tecnico come Gasperini. Mi ha dato moltissimo e con lui avevo un grande feeling. Ci siamo davvero divertiti in campo con lui.
Sono stato molto contento della salvezza dello scorso anno e spero sinceramente che anche quest’anno possa ripetersi e che quindi il Crotone possa rimanere in serie A.
Sei cresciuto calcisticamente nella squadra della tua città , il Viktoria Plzen che in Europa League è meritatamente agli ottavi di finale (incontrerà’ lo Sporting Lisbona). In questa competizione come vedi le squadre italiane, Milan e Lazio, potranno puntare a vincere il trofeo?
Seguo sempre con molto piacere il Viktoria, fu la mia prima squadra in cui ho giocato per 4 anni disputando diverse gara in coppa e vincendo campionati. Sicuramente ha meritato di arrivare agli ottavi di finale di questa Europa League, m adesso lo Sporting è un avversario molto forte con grande esperienza nelle competizioni europee. Io da tifoso spero che passerà. Per quanto riguarda il cammino delle italiane mi è dispiaciuto moltissimo per l’ Atalanta di mister Gasperini, perché a mio avviso in questo momento fanno vedere un calcio bellissimo ed è stato davvero un peccato che non è riuscita a passare il turno.
Il Milan, invece, non avrà facile vita contro l’ Arsenal anche perché in porta tra gli inglesi c’è il mio vecchio compagno e amico Petr Cech