Partire dal basso, dalla propria terra, per arrivare alla vetta. Ai nostri microfoni è intervenuto in esclusiva Massimiliano Mirabelli, excapo degli osservatori dell’Inter ed altrettanto ex direttore sportivo e responsabile dell’area tecnica del Milan, con il quale abbiamo tratto le somme di questa prima fetta di stagione.
Non si può non partire dalla Juventus di Andrea Pirlo: siamo soltanto all’inizio, ma la scelta di puntare su un allenatore così giovane può già rivelarsi un azzardo troppo grande.
“Il problema della scelta di puntare su Andrea Pirlo è proprio il suo essere un’incognita, un esperimento. Non è semplice guidare una Juve che deve pensare a vincere sempre, sia in campionato che in Champions. È stata una responsabilità forse eccessiva quella di affidare la squadra ad un allenatore esordiente, dopo aver mandato via Maurizio Sarri vincitore di uno scudetto”.
Recentemente ha parlato di Gennaro Gattuso, che oggi si sta prendendo il Napoli. A questo punto pare sia quasi obbligatorio trovare un accordo per il rinnovo.
“Assolutamente sì, a Napoli sono tutti felici visto il meraviglioso lavoro che si sta svolgendo. Per riallacciarmi al discorso di prima, Rino viene da un percorso giusto: ha già assaporato una panchina importante come quella del Milan, facendo molto bene. Il rinnovo è una logica conseguenza di un rapporto che continua a portare risultati”.
A proposito di Milan: i rossoneri sono partiti col vento in poppa. Si può davvero puntare ad arrivare fino in fondo?
“Certo che sì. Il Milan ha chiuso bene lo scorso campionato ed ha iniziato altrettanto bene questo nuovo, ci sono tutte le carte in regola per puntare in alto. Da quando c’è Eliott la società ha investito tanto, soprattutto per i giovani, tra cui conto anche Zlatan Ibrahimovic che sembra sempre più un ‘giovanotto’. I rossoneri possono fare grandi cose, soprattutto perché non vedo quest’anno lo strapotere della Juventus dopo nove anni di successi. Squadre come il Milan, il Napoli, la Lazio, l’Atalanta e l’Inter dovranno crederci fino in fondo per poter spezzare l’egemonia bianconera”.
Si può già parlare di allarme in casa Inter?
“Non credo, i valori dell’Inter sono notevoli e verranno fuori col tempo. Ha un grande allenatore che sa far stare sul pezzo tutti, è una squadra fantastica, che assieme al Napoli vedo più vicina alla Juventus. E’ normale per una formazione inciampare in momenti negativi, basti guardare anche l’Atalanta. Ma il valore dell’Inter è indiscutibile”.
In conclusione, il Covid-19 continua a minacciare la nostra Serie A: c’è da temere un nuovo stop?
“Non credo, anzi: sono molto fiducioso riguardo il portare a termine questo campionato. Nessuno deve sottovalutare questo virus, è una battaglia che sta coinvolgendo il mondo intero. Per arrivare fino al termine della stagione, senza incappare in nuovi stop, occorre che si rispetti rigorosamente il protocollo e che tutti osservino le disposizioni”.
Ferdinando Gagliotti