Quale squadra ti ha colpito maggiormente in questa stagione?
”Le squadre che mi hanno colpito maggiormente sono la Pistoiese di mister Morgia, il Savoia che ha dovuto affrontare delle vicissitudini personali del presidente ma è stata ben costruita dagli uomini mercato e l’Ancona, queste sono state le regine della categoria proprio come confermano i risultati sul campo. Un cenno lo farei anche per il Pordenone di mister Parlato che contro tutti i pronostici ha staccato il Marano e ha centrato il traguardo della Lega Pro, è stata una squadra che ha praticato un bel calcio oltre ai risultati, poi cito anche la Correggese che è stata battuta in uno scontro mors tua vita mea dalla Lucchese che è riuscita ad espugnare in rimonta nei quattro minuti di recupero lo stadio di Correggio riportando cosi una piazza come Lucca in Lega Pro ma lasciando momentaneamente salvo la postilla dei play-off la Correggese in D che comunque ha disputato un campionato che va aldilà delle più rose aspettative e lanciando uno dei giovani più promettenti, Luppi, che è ambito da diverse società di Serie B. Infine, anche Matera, Turris, Taranto e Marcianise nel girone H che è stato il girone più duro, non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista ambientale, una lotta a quattro che si è risolta negli ultimi match a favore del Matera ma società come Turris e Marcianise che saranno pronte a battagliare nei play-off poi anche le altre neo promosse come la Giana Erminio,la Lupa Roma e la Pro Piacenza, sono state tre squadre che contro i pronostici della vigilia hanno disputato un’ottimo campionato, tenuto la testa della classifica resistendo agli assalti delle inseguitrici anche nella fase decisiva meritando il traguardo della Lega Pro”.
Non è mai bello parlare di singoli ma quali sono i tecnici che le piacciono maggiormente?
”Ne dico due: Morgia della Pistoiese che non si scopre certo oggi per i suoi trascorsi in Lega Pro, negli ultimi anni si è riciclato accompagnando Novellino nelle sue avventure, facendogli da allenatore in seconda. Nella scorsa stagione è stato chiamato a poche giornate dalla fine ed è stato artefice di una serie incredibile di risultati positivi, si fermò solamente nel corso dei play-off mentre quest’anno sin da luglio si è messo a costruire in prima persona con un ruolo anche da manager all’inglese, è stata una cavalcata impressionante riportando anche la gente allo stadio, praticando un buon calcio e ottenendo molte vittorie importanti. Anche Carmine Parlato è un tecnico emergente, se riconfermato farà bene anche in Lega Pro visto che ha dimostrato tante abilità, centrando un risultato importante a Pordenone e schierando al meglio le sue squadre in campo”.
Quali calciatori potrebbero far bene anche nelle massime categorie italiane?
”La Serie D penso sia una miniera di talenti, ci giocano tanti calciatori che potrebbero dire la loro anche in categorie più prestigiose. Luppi della Correggese è un’ottimo talento ma anche Bearzotti del Pordenone, Carretta del Matera, Barilaro dell’Ancona, Pecchioli della Lucchese che è stato un’esterno d’attacco molto promettente”.
Sono molte le compagini che hanno deluso, quali maggiormente?
”Ci si aspettava un campionato di vertice da parte della Triestina che ha come fiore all’occhiello Denis Godeas che nonostante non sia più un giovanotto dice ancora la sua, era una squadra che doveva lottare fino alla fine per una promozione che poi invece non è stata mai pienamente alla portata. Un’altra delusione è stata la Novese che era partita con i favori del pronostico e via via si è andata spegnendo ma la delusione più grande è stata la Vibonese, è retrocessa in Eccellenza senza nemmeno avere la possibilità di giocare i play-out, una squadra che è stata costruita male e un avvicendamento troppo frettoloso in panchina tra il duo Soda e Corrado e riprendendo in panca Ammirata che non è stato in grado di dare una sterzata nonostante una grande campagna acquisti invernale dove la Vibonese non ha badato a spese e sono arrivati giocatori importanti come Salese e Mengoni. Non riuscire a centrare i play-out è stato un fallimento”.
Chiudiamo con i play-off, chi vede favorito?
”I play-off andranno affrontati con la massima attenzione e il massimo impegno da tutte le compagini perchè potrebbero veramente essere una porta di servizio per entrare in Lega Pro, come favorite indico l’Akragas che fino ad un certo punto ha tenuto testa al Savoia blindando il secondo posto e sicuramente può arrivare fino in fondo, il Piacenza, costruito per vincere il campionato ha raggiunto al fotofinish i play-off e cercherà di raggiungere la Pro Piacenza. Non andranno sottovalutate il Taranto e la Turris, due piazze importanti, due squadre che hanno lottato per vincere il campionato e poi anche il Foligno ma occhio anche alla Massese , al Matelica, e il Terracina. In prospettiva mi piace il nuovo progetto dell’Arezzo che ha ufficializzato come direttore sportivo Danilo Pagni, faranno un campionato ambizioso che potrà tornare ai fasti di un tempo e non escludo la possibilità di un ripescaggio”