E’ il colpo del secolo: Cristiano Ronaldo alla Juventus. Abbiamo intercettato telefonicamente colui che, nelle vesti di un attuale Paratici, fu vicinissimo a portarlo in bianconero: Franco Ceravolo, famoso ex direttore sportivo, tra le altre, di Palermo e Livorno. Ecco le sue parole, in esclusiva ai nostri microfoni:
Che effetto fa vedere CR7 con la maglia bianconera?
Questa operazione innanzitutto avrà un effetto positivo sull’intero movimento calcistico italiano, non trascurando una diversa valutazione che avranno di noi all’estero. E’ il colpo del secolo, sembra rivivere i tempi in cui i grandi campioni calcavano i campi di Serie A.
Sappiamo tutti che Lei, in qualità di responsabile dell’area tecnica degli osservatori della Juventus, nel 2003 fu vicino, insieme con Moggi e Giraudo, a portare un sedicenne Cristiano Ronaldo in bianconero. Quanto stupore c’è nell’apprendere oggi, dopo quindici anni, dell’ufficialità del 33enne portoghese alla Juve?
All’epoca la Juventus puntava ad acquistare giovani affermati, tra cui Stankovic e appunto Cristiano Ronaldo. Il mio segretario Matteo Fabris (attuale team manager della Juventus, ndr) periodicamente stilava una lista dei calciatori, tra i 16 e i 20 anni, più promettenti dei campionati stranieri che avessero disputato almeno 5 partite intere, la strategia era quella di bruciare in anticipo una possibile concorrenza delle altre società. Mandai varie volte i miei uomini di fiducia a visionare Ronaldo, dopo i loro ripetuti pareri positivi diedi l’ok alla società e, per colpa del rifiuto di Salas, l’affare con lo Sporting Lisbona saltò. La Juventus allora fece di tutto per prenderlo, vederlo oggi in bianconero non può che farmi piacere. D’altronde, quella di Agnelli è l’unica società che in questo momento può permettersi un colpo del genere.
Con questo sontuoso acquisto, la Juventus si candida seriamente a vincere la Champions League?
La Juventus lavora bene da ormai dieci anni, negli ultimi quattro ha sfiorato per ben due volte la vittoria della massima competizione intercontinentale quindi l’apporto di Cristiano Ronaldo può solo agevolarla. Credo fermamente che quell’applauso dello stadio dopo la mitica rovesciata del portoghese nei quarti di finale di Champions sia stato l’inizio di tutto ciò.